Gli elettori si sfogano su internet

Nonostante quella di ieri sia stata per lui una giornata difficilissima, Claudio Burlando può «consolarsi» con un piccolo record: il boom di contatti registrato ieri dal suo blog. Dove - nelle giornate fortunate - gli sparuti visitatori lasciavano al massimo uno o due commenti. E dove, invece, ieri nel giro di poche ore è stato abbondantemente superato il picco dei mille e quattrocento commenti. Per la maggior parte offensivi, firmati da persone che intervenivano da tutta Italia, non solo dalla Liguria. E anche da tanti elettori che si dichiaravano di centrosinistra e che alla luce di questa vicenda si dicevano indignati e pronti a stracciare le proprie tessere di iscrizione ai Ds.
Il sito del Governatore della Regione è stato subissato di messaggi di protesta sin dalle prime ore del mattino. Un crescendo favorito anche dal fatto che in mattinata il «Corriere della Sera» avesse inserito sul proprio sito internet un collegamento diretto con il blog claudioburlando.it. Che a quel punto è stato letteralmente preso d’assalto. Tanto che a metà pomeriggio, gli internauti inserivano ormai i propri commenti/insulti a un ritmo davvero indiavolato: quasi dieci al minuto. Fino a che, alle 17.02, Burlando non ha provato a replicare alle accuse, e a spiegare le sue ragioni. Un tentativo subito fallito, però, visto che il tam tam è subito ripreso, più aspro di prima.
Ecco alcuni dei commenti più ricorrenti apparsi in Rete durante la giornata: si va da i classici «Vergogna» e «Dimettiti» ai «Che schifo», fino agli immancabili «Vai a casa», persino nella variante padana «Va a lavurà».
Molta ironia: «Se guidi la Regione come la tua macchina siamo a posto» scrive un anonimo. Un tale che si firma Ivan Ilic avverte: «Attenti, amici della Liguria: quello è capace di fare un frontale con la Lombardia». E ancora: «Burlando, lei è partito democratico ed è finito contromano». E poi «meno male che Burlando non è andato a Monza con Mastella, se avesse portato l'elicottero avrebbe fatto una strage».
Non sono mancati i rigurgiti dell’antipolitica:«Non vivete lontano dal paese, ma in uno diverso. Quello dei Balocchi». Luca Renzoni dalla provincia di Milano tiene a precisare la sua «vergogna e rabbia di elettore di sinistra stufo di questa classe politica distante anni luce dalla realtà».

Qualcun altro, citando Grillo si chiede: «A quando un Contromano Day?». Fino al più caustico e di cattivo gusto: «Ma dove sono i camionisti ubriachi quando servono?». Pochi, 4 o 5 in tutto, i messaggi di sostegno al governatore.

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