Roma - Il leader del Pd si scaglia contro la decisione di non accorpare referendum ed elezioni europee e amministrative. Di fronte al dramma che
stanno vivendo le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto e alle
risorse che servono per l’emergenza, "grida vendetta" il no del
governo all’election day. È questo il giudizio del segretario
del Pd, Dario Franceschini, che, intervenendo alla assemblea dei
candidati alle amministrative, critica aspramente il governo: "Per
un’operazione tutta tattica e politica al fine di evitare che il
referendum raggiunga il quorum, si buttano via 400 milioni di euro,
questo non è moralmente accettabile".
Per Franceschini, "è una responsabilità grave, perchè quelle
risorse sono subito disponibili. Bastava - conclude - un banalissimo
atto di coraggio del presidente del Consiglio che mettesse a
disposizione quelle risorse per il terremoto, altro che tenuta della
maggioranza".
Berlusconi: "Stiamo valutando il rinvio" Il governo sta valutando l’ipotesi di rinviare il
referendum. "Stanno esaminando questa ipotesi.
Ho visto i conti ieri sera", ha detto Berlusconi , "il risparmio sarebbe intorno ai 50 milioni di euro, ma
rinviarlo terrebbe in sospeso tutto2.
Il ministro dell’Interno Maroni, ha ricordato, sta contattando
l’opposizione in cerca di "un accordo del quale, fino a questa
mattina, non ho avuto notizia".
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