Elezioni, incertezza nel centrodestra

(...) doc, chiamato a coprire le vergogne della sinistra, come è successo negli ultimi quindici anni, ma un Sindaco di opposta tendenza, che avesse a cuore gli interessi legittimi di quella parte della città, che non si identifica con la sinistra. Sappiamo che simile impresa è difficile da realizzare a Genova, non perchè sono tutti comunisti, come vanno ripetendo stancamente molti ingenui, ma per l’organizzazione capillare che i compagni hanno saputo darsi sul territorio, nella totale assenza degli altri partiti.
È inutile ripetersi: il problema ora è costituito non solo dalla mancanza di un valido candidato Sindaco, ma dalla più inquietante incertezza su come il centro-destra si presenterà alla competizione elettorale. Avremo una lista unica, comprendente i candidati di tutti i partiti componenti la Cdl? Ogni partito presenterà una lista propria a sostegno dell’unico o più candidati alla carica di Sindaco per il centro-destra? Questi non sono aspetti da poco e tale incertezza potrebbe convincere parecchie persone, disposte a candidarsi nelle liste, a disertare le elezioni per rientrare nel proprio guscio, rinunciando persino ad andare a votare. Questa è la sensazione che ho tratto dai contatti, che quotidianamente intrattengo con la gente.
A questo punto, a pochi mesi dalle elezioni, i responsabili locali e nazionali di Fi potrebbero sciogliere la riserva in tempi brevi e nel contempo potrebbero spiegarmi le vere ragioni dell’ostracismo di cui è stato oggetto l’on.

Alberto Gagliardi, un tempo organizzatore metropolitano ed ex sottosegretraio nel Governo Berlusconi? Infatti in qualità di ex collega di Zara, sicuramente avrebbe la capacità di rispondere a muso duro sui dieci punti, che l’ex presidente dei «prenditori genovesi» ha presentato come suo programma.

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