Elezioni regionali, indagini chiuse Il pm: «Sono false 926 firme del Pdl»

Totale, fanno 926 firme. False. La Procura ha chiuso le indagini sulle sottoscrizioni raccolte in occasioni delle ultime elezioni regionali, e che - per quanto riguarda la lista del governatore Roberto Formigoni e di quella del Pdl - presenterebbero centinaia e centinai di «apocrifi». Insomma, nomi e cognomi messi nero su bianco all’insaputa di quelli che avrebbero dovuto essere i firmatari.
L’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Alfredo Robeldo, chiama in casa 15 attestatori, tra cui 4 consiglieri provinciali milanesi del Pdl (Massimo Turci, Barbara Calzavara, Marco Martino e Nicolò Mardegan) e Clotilde Strada, collaboratrice di Nicole Minetti e all’epoca responsabile del partito per la raccolta delle firme. L’accusa contestata dal magistrato è di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico.

L’avviso di conclusione dell’inchiesta - che prelude a una richiesta di rinvio a giudizio - riguarda anche Donatella Agliardi, assessore ai Servizi sociali del comune di Morengo (Bergamo), Franco Binaghi, consigliere della Provincia di Varese, Maurizio Borghetti, consigliere della Provincia di Cremona, Nicola Buonsante, consigliere della provincia di Lodi, Nicoletta Castellani, assessore ai Servizi Sociali del comune di Lovere (Bergamo), Luca Del Gobbo, sindaco di Magenta, Fabrizio Figini, consigliere della Provincia di Monza e Brianza, Emanuel Piona, consigliere della provincia di Brescia, Gianluigi Secchi, consigliere della Provincia di Pavia, Massimo Vergani, consigliere della Provincia di Monza e Brianza.

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