Eller, il marine pronto a impallinare i nemici

Sergente di un corpo speciale di cecchini, dopo i Giochi partirà per l’Irak: «Saprò servire il mio Paese come ho fatto a Pechino»

nostro inviato a Pechino

È stato Dwight Eisenhower in persona a mandare il soldato scelto Glen Walton Eller III in missione sul fronte di Pechino. Obiettivo numero uno: permettere al ragazzo di riprendersi quella medaglia che per un pasticcio ellenico gli era sfuggita ad Atene 2004. Colpa di un test antidoping che diede un esito falso-positivo: l’errore fu presto scovato, intanto, però, la concentrazione del terzo Eller era finita oltre le linee nemiche. Obiettivo numero due, il più sentito dal caro vecchio Ike: portare lustro al Paese, agli United States of America.
Glen Walton Eller III è qui grazie al grande generale e poi presidente americano, che nel 1956 decise di fondare lo specialissimo Army Marksmanship Unit di stanza a Fort Benning, in Georgia. Giusto per rendere l’idea, trattasi del corpo scelto, dei top gun del fucile, gente che con molta simpatia è capace di far saltare le cervella a un passante due chilometri distante mentre passeggia con l’ipod a tutto volume. Molti di questi ragazzi, tutti marine, Eller III ha il grado di sergente, sono, sono stati e saranno olimpionici. Ad Atene fu addirittura polemica: la guerra in Irak era fresca come il pane appena sfornato e dirigibili e aerei nato pattugliavano i cieli del Pireo per garantire la sicurezza. Migliaia di metri più sotto, molti atleti del tiro a volo ce l’avevano con la squadra americana: otto su 24 erano atleti soldati delle forze armate a stelle e strisce che, fu questa l’accusa, «avevano potuto allenarsi sfruttando il campo di battaglia». Gli si imputava di aver avuto a disposizione lunghissime sessioni di allenamento mentre stavano al fronte. La cosa finì lì e a braciere acceso si pensò ad altro. Qui il tema non è stato neppure toccato, però è sufficiente digitare il sito degli atleti americani delle forze Usa per scoprire che il link (www.army.mil/olympics/2008) è poco simpaticamente censurato. Impossibile accedervi da Pechino.
Il sergente Glen Walton Eller III ha 26 anni e in Irak non c’è mai stato. Al contrario ci andrà presto: «Sono pronto e questo non mi crea alcun problema. Sarò là con una medaglia d’oro al collo». Vero, come vero che il generale Ike sarebbe fiero del soldato Eller perché non solo ha dominato vincendo e colpendo 190 piattelli (nuovo record, il precedente era di 189), non solo ha sconfitto i nemici come il nostro Francesco D’Aniello (187) e il padrone di casa, il cinese Binyuan Hu (184). Di più.

Quando ha posato il fucile e un giornalista si è armato di coraggio, domandandogli ancora dell’Irak e del suo essere soldato, Glen Walton Eller III ha risposto con un colpo di tacchi di gomma: «Vedrete, saprò servire bene il mio Paese come ho fatto qui alle olimpiadi».

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