Els, ritorno da profeta in patria butta la stampella e fa centro

Superato l’infortunio al ginocchio, Ernie vince in Sudafrica il Dunhill Championship

Mario Camicia

Non ci ha messo più di tanto Ernie Els a dimostrare di aver ritrovato il suo gioco dopo oltre sei mesi di inattività a causa della nota operazione al ginocchio. Il biondo campione sudafricano - ex numero tre al mondo prima dell’incidente - alla sua seconda apparizione in campo è tornato al successo pieno vincendo il Dunhill Championship sul percorso sudafricano del Leopard Creek Country Club. «È un sogno», ha dichiarato Els - che ha accolto sul suolo di casa la sua ventiduesima vittoria valida per il Tour europeo - dopo aver chiuso le ultime 18 buche in 68 colpi per un totale di 14 sotto il par, precedendo così di tre lunghezze i giovani connazionali Louis, Oosthuizen e il campione uscente Charl Schwartzel mentre l’altro sudafricano Van den Berg, leader dopo le prime 54 buche, rovinava tutto nell’ultimo giro con un pesante 77 che lo retrocedeva in quarta posizione insieme all’inglese David Lynn. Francesco Molinari, unico italiano in gara, è terminato al quarantacinquesimo posto complice un deludente 76 nel terzo giro.
Per il Challenge Tour europeo si giocava in Argentina l’Abierto de la Republica sul percorso del Jockey Club di Buenos Aires. Il giovane americano Kevin Stadler, figlio del ben più noto Craig vincitore tra l’altro di un Masters di Augusta - è riuscito a tenere a bada sull’ultimo giro il campione di casa Angel Cabrera e ad aggiudicarsi titolo e 35mila euro della prima moneta. Era questa la centesima edizione di quello che è considerato l’Open d’Argentina e il giovane Stadler ha aggiunto il proprio nome ad un albo d’oro nel quale figurano nomi importanti tra i quali anche quello di suo padre vincitore nel 1992.
Negli Stati Uniti a Thousand Oaks in California, Luke Donald, il ventottenne britannico, con un giro finale in 64 colpi ha fatto suo il Target World Challenge, torneo a sedici giocatori patrocinato da Tiger Woods con 5 milioni e mezzo di dollari di montepremi ed assegno di un milione e 300mila dollari per il vincitore. Donald ha rimontato i sei colpi che lo dividevano dall’irlandese Darren Clarke leader dopo le prime 54 buche e lo ha superato di due lunghezze sul filo di lana. In terza posizione, a tre colpi, il campione Open degli Stati Uniti Michael Campbell e l’irlandese Padraig Harrington. Il padrone di casa Tiger Woods ha dovuto accontentarsi della quattordicesima posizione.
Sui due splendidi percorsi del Legend e del Links del Constars Resort di Belle Mare Plage a Mauritius, il britannico Miles Tunnicliff si è confermato campione del Mauritius Open torneo ad inviti giunto alla sua dodicesima edizione.

Al caldo e al sole della splendida isola nell’Oceano Indiano si erano dati appuntamento una settantina di professionisti ed alcune proette che vedevano la presenza anche di Pippo Calì e delle tre azzurre Federica Piovano, Sophie Sandolo e Diana Luna in cerca, a fine stagione, più di relax che di risultati. Tunnicliff, malgrado un deludente 75 finale, è riuscito a precedere di un colpo il portoghese Lima e il francese Cevaer.

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