«Eluana? Aiuterei di nuovo suo padre ad avere giustizia»

Udine Il sindaco di Udine torna a parlare del caso Englaro. E non sembra avere ripensamenti sulla vicenda di Eluana, morta proprio in una casa di riposo della città. «Se ci si dovesse trovare in una situazione identica, garantirei di nuovo a un padre e a una figlia il diritto alla giustizia» ha detto ieri Furio Honsell.
«Non si trattava qui - ha spiegato il sindaco udinese - di sostituirsi a giudici, medici, avvocati, ma si trattava per una città di compiere una scelta: dire sì oppure no. Dire sì voleva dire aiutare una persona ad avere giustizia. Dire no significava mandarla via».
Il sindaco di Udine, che aiutò Beppino Englaro a trovare il luogo per sospendere alimentazione e idratazione a Eluana, poi individuato nella casa di riposo «La Quiete», ha ribadito le sue posizioni: «A parità assoluta di condizioni di sicuro lo rifarei. Oltre al sì e al no poteva esserci una terza soluzione, quella che forse tanti avrebbero preferito, ma che per me non è dignitosa per un’istituzione, e cioè dire: «andatevene altrove». Una scelta per noi inaccettabile - ha concluso - e di conseguenza ci siamo comportati». Per quanto riguarda il testamento biologico, il sindaco Honsell ha aggiunto: «Il Parlamento avrebbe potuto fare dieci anni fa una legge, spero davvero che non ne aspettino altri dieci». Honsell ha sottolineato che «quella di Eluana Englaro è una vicenda molto speciale. Ci si trovava di fronte a una sentenza di primo grado confermata in Appello, in Cassazione, dai Tar e anche dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo. E c’era la richiesta di oltre dieci anni di un padre e di una figlia che questa sentenza venisse attuata».
«È chiaro - ha aggiunto - che questa vicenda ha turbato e diviso le coscienze, perché ha portato alla luce il tema difficilissimo del testamento biologico, da un lato, e dall’altro il tema di come gestire, con il progresso delle tecnologie mediche, i limiti di che cosa si intende per terapia».

Secondo il sindaco di Udine «il nostro Paese, soprattutto con lo strumento deputato, cioè il Parlamento, deve affrontare al più presto il tema, affinché non ci si ritrovi in una situazione dove c’è una sentenza e dove i giudici hanno dovuto di fatto colmare un vuoto legislativo». Honsell ha anche accettato le dimissioni dell’assessore alla Salute Giovanni Barillari, che nei giorni scorsi aveva lasciato la Giunta, in pieno dissenso con la gestione della vicenda di Eluana.

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