Emergenza abitativa? Solo per i rom

Emergenza abitativa? Solo per i rom

Marcello Viaggio

È destinata a sicure polemiche l’interrogazione di Forza Italia, presentata ieri dal capogruppo Pasquale De Luca, sui fondi stanziati dal Campidoglio per i nomadi. «Questi soldi sono sottratti all’emergenza abitativa, a scapito dei veri indigenti e senzatetto» accusa l’esponente azzurro. È una tela di ragno quella che nasconde la verità. Il degrado dei campi nomadi - al di là della scenografia rituale della sporcizia, del fango e dei topi - ha poco di sociale. Ha, al contrario, tutti i connotati del business. Quanto costa al Comune, cioè ai cittadini, il gioco dell’oca dei trasferimenti? Chi impedisce di identificare i rom che vivono nei campi? Come mai il Comune riscuote da ben 5 ettari di campeggio a Castel di Guido, destinati agli insediamenti, appena 12mila euro? Associazioni e sigle gestiscono tende, roulotte, servizi igienici in una girandola di scatole cinesi.
Venerdì il capogruppo di Forza Italia, Pasquale De Luca, ha presentato un’interrogazione a Veltroni e all’assessore Milano: «In seguito agli spostamenti dei nomadi da Vicolo Savini, e più recentemente da Tor Sapienza, si chiede di conoscere l’ammontare dei costi di tali spostamenti, considerato anche le spese per le nuove sistemazioni alloggiative dei rom, comunque inadatte e insistenti su aree di pregio e con salvaguardia ambientale». «Nella considerazione - conclude l’interrogazione - che le nuove sistemazioni non risultano essere definitive, e che per tali spostamenti si attingono fondi che risultano di attinenza contabile del capitolo della sistemazione alloggiativa». Il capogruppo di Forza Italia non ha dubbi: «I soldi per questi trasferimenti il Comune li preleva dal capitolo emergenza abitativa - accusa -. L’ho denunciato più volte nella commissione comunale alle politiche del territorio, di cui sono vicepresidente, e nei faccia a faccia in tv. La conseguenza è che ci sono meno soldi per i senzatetto. Il Comune sostiene, però, che anche quella dei rom è emergenza abitativa...». Di pochi giorni fa le accuse dell’opposizione sui fondi (1.800.000 euro) assegnati per «la gestione di eventi diversi e contributi vari» al Gabinetto del sindaco dall’ultima Variazione di bilancio 2005-2007. Dal Comune puntualizzavano che, di quei fondi, «la somma di 700mila euro è destinata al trasferimento dei nomadi di vicolo Savini nel nuovo insediamento sulla Pontina». La nota, senza volere, conferma le accuse di De Luca. Il Gabinetto del sindaco ha speso 700mila euro per trasferire i rom. E per attrezzare l’insediamento? È vero che ai rom sarebbero stati offerti 500 euro a testa per aiutarli a trovar casa? Le domande si accavallano.
Chiediamo lumi al delegato all’emergenza abitativa, Nicola Galloro. Nella delibera di consiglio 110 del 23/5/05 sull’emergenza casa, sono citati i rom. Anche i trasferimenti dei nomadi rientrano nell’emergenza? «La delibera è d’indirizzo, i capitoli di spesa di quel tipo sono collegati ai fondi della Protezione civile. I fondi per attrezzare i campi, di competenza della Milano, sono invece nel bilancio preventivo». E l’accusa di De Luca? «I trasferimenti dei rom sono solo della Protezione civile. Io non c’entro nulla». A chi fa capo la Protezione civile? «Al vicecapo di Gabinetto, Odevaine».
C’è emergenza ed emergenza, insomma. Una di serie B, l’altra di serie A. I rom rientrano nella seconda. Chi stanzia i soldi per i nomadi, stanzia anche i sussidi agli sfollati dell’Idroscalo. C’è un unico fondo cassa, in sostanza.

E se esistono situazioni di vera emergenza abitativa, come per le 27mila famiglie in graduatoria per l’alloggio popolare, c’è anche chi, come i rom, trova canali privilegiati. Fuori gioco Galloro. Fuori gioco la Milano. Decide tutto Odevaine. Che fa capo a Veltroni.

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