Emergenza casa In arrivo 475 alloggi per gli sfrattati

Un accordo di sostanza, quello siglato ieri dal sindaco Letizia Moratti, dal ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro, dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dall’assessore a Casa e Demanio di Palazzo Marino Gianni Verga: 40,4 milioni di euro, finanziati a metà da Comune e Stato, che si concretizzeranno in 475 nuovi alloggi sparsi per la città. Gli edifici di proprietà comunale di Quarto Oggiaro, via Tofano, via Solari, via Scaldasole e via De Lemene, infatti, saranno interessati da un progetto di riqualificazione, che permetterà di recuperare nuovi appartamenti da vecchi edifici inagibili o non assegnabili. I 475 nuovi alloggi sperimentali saranno assegnati entro il 2011 ai milanesi sfrattati in particolari condizioni di disagio.
«Siamo il primo Comune a firmare l’attuazione della legge sugli sfratti con questi progetti innovativi, che danno risposte non solo al disagio abitativo, ma trovano anche soluzioni nuove alle problematiche sociali e ambientali». Gli edifici, infatti, verranno recuperati nella struttura e negli impianti, con un occhio di riguardo all’impatto ambientale: alcuni edifici infatti saranno teleriscaldati, altri saranno dotati di caldaie a condensazione. La sperimentazione riguarderà anche il sociale: al piano terra, infatti, saranno sistemate persone anziane o con difficoltà motorie, sarà istituito un servizio di front office per gestire la mobilità delle famiglie che andranno ad abitare e per aiutarle nell’inserimento sociale, supporto socio educativo, di formazione, orientamento e inserimento al lavoro per giovani e famiglie con minori a carico. In piazza Capuana a Quarto Oggiaro saranno anche assegnati ad associazioni e realtà locali gli spazi un tempo occupati dai negozi. «Non si tratta solo di un programma di riconversione edilizia - ha commentato Gianni Verga - ma di trasformazione strutturale dei quartieri. Sono, infatti, previsti anche spazi per categorie speciali di utenti e funzioni speciali e culturali per rivitalizzare i quartieri più problematici».
«Il governo sta dando risposte all’urgente problema del disagio abitativo - ha sottolineato Antonio Di Pietro - e alla riqualificazione, due temi che riguardano il problema della sicurezza».
A proposito di riqualificazione urbana il ministro delle Infrastrutture ha firmato ieri con il presidente Formigoni e con i sindaci di 16 comuni lombardi anche un accordo di programma «Contratti di quartiere II», che permetterà una migliore condivisione delle informazioni sull’andamento dei singoli cantieri in corso per poter meglio destinare le risorse via via disponibili.

Di Pietro ha anche annunciato di aver reperito 250 milioni di euro nelle pieghe del bilancio, soldi recuperati da una legge del 1991 che prevedeva la costruzione di alloggi per le forze dell’ordine in realtà disagiate, e che saranno invece destinati a finanziare contratti di quartiere in altre città d’Italia.

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