Pare quasi strano, ma stasera la Juve scenderà in campo a Livorno, cercando il primo successo in campionato del 2008. Pare strano, certo: perché in questi giorni di tanto (quasi tutto) si è parlato tranne che di calcio giocato. Mercato, arrivi e partenze, polemiche e mezzi insulti, infortuni ed emergenze preoccupanti. Mercoledì la squadra ha pareggiato 2-2 a Milano contro l'Inter riemergendo da uno 0-2 che aveva il sapore del ko definitivo: nessuno ha esultato troppo, però, visto che i nerazzurri hanno giocato in dieci per tutto il match e il pareggio finale ha avuto per tanti il sapore del classico bicchiere mezzo vuoto. Dopo di che, è (ri)successo di tutto: Buffon si è fermato per una forma di lombalgia che lo obbligherà oggi a stare seduto; Almiron è stato ceduto al Monaco e al suo posto non è ancora arrivato nessuno; Tiago era pressoché un giocatore del Tottenham e invece ora pretende l'Atletico Madrid o comunque un robusto aumento di stipendio; Mellberg, in scadenza a giugno con lAston Villa, avrebbe dovuto già essere a Torino mentre è ancora lontano centinaia di chilometri; Sissoko, l'unico acquisto certo ma non ancora ufficializzato, è impegnato nella Coppa dAfrica con il Mali e sarà a disposizione non prima di un paio di settimane. Potrebbe bastare, per rendere lidea della confusione: ma a ciò va aggiunta la reazione stizzita del Lione che, dopo avere accolto a braccia aperte Boumsong, se lo è visto chiedere nuovamente in seguito alla squalifica di cui sarà vittima Grygera nel ritorno di Coppa Italia. I francesi non sono stati morbidi e hanno definito «ripugnante» il comportamento juventino. Risultato: Bum-Bum è rimasto a Lione e la Juve si è gettata su Stendardo, sopportato alla Lazio e arrivato a Torino di corsa, ma che in campionato dovrà scontare altre due giornate di squalifica oltre a quella di ieri.
«Però vogliamo tornare alla vittoria - ha detto ieri Ranieri -. Sapevo che gennaio sarebbe stato carico di impegni e speravo di avere tutti gli uomini a disposizione. Ripeto quello che avevo già detto in passato: nell'economia di una squadra sono molto importanti tutti i giocatori, anche quelli che giocano di meno». Tra questi, Emanuele Belardi: trentenne di Eboli, titolare per la prima volta in campionato. Fan di Fiorello, Raf e U2, amante della buona cucina e delle melanzane alla parmigiana in particolare, adoratore di Maradona e Valentino Rossi. Non dovrà far rimpiangere Buffon e l'impresa non è per nulla agevole per uno che, dopo avere parato un rigore a Shevchenko al suo esordio in serie A, non ha poi avuto una carriera folgorante. In quanto a Buffon, Ranieri stesso si è augurato di averlo a disposizione fin da mercoledì contro l'Inter. La lombalgia, dopo la risonanza magnetica, si è nel frattempo trasformata in «protusione discale», ovvero «una salienza localizzata nel profilo di un disco comunque in preda a processi generativi formatisi per il cedimento, senza rottura, delle fibre che lo contengono».
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