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Empoli, un poker per sognare

Empoli. L’allievo (Cagni ) batte il suo vecchio maestro (Sonetti) e può continuare il miracolo Empoli. Che raggiunge quota 45 in classifica eguagliando, a due mesi dalla conclusione, il miglior punteggio finora realizzato in un campionato di serie A. Mentre l'Europa sembra sempre più vicina ed anche la coppa Uefa sarebbe un sogno.
Ai toscani bastano 24 minuti per schiantare un avversario alla disperata ricerca di punti. Capace di resistere per quasi un tempo, di recuperare dopo essere andato sotto ma poi anche di dissolversi dopo uno sciagurato rigore e l'espulsione, forse un po’ troppo fiscale, di quel vecchio marpione di Marco Del Vecchio che Sonetti aveva appena mandato in campo per cercare di raddrizzare la baracca. Sono stati 24 minuti intensi, protagonisti Pozzi e Saudati, supportati dalla impeccabile regia di Igli Vannucchi, uno che non finisce mai di stupire per tecnica e carica agonistica. «È un'annata bellissima che andrebbe bene anche se peggiora un pochino. È doveroso spingere fino alla fine verso un traguardo non fondamentale, ma giusto da perseguire», ha detto il presidente dei toscani, Fabrizio Corsi. L’Ascoli è stato surclassato proprio quando Sonetti pensava di aver recuperato: decisivo il fallo, anche un po’ inutile, di Pesce ai danni di Buscè defilato al limite dell'area. Ma l'Empoli ha pienamente meritato: accelerando al momento giusto, dopo una prima frazione tranquilla.

Per l'Ascoli un brutto stop, mitigato solo in parte dalle contemporanee sconfitte delle altre formazioni in lotta per una salvezza che, per i marchigiani, sembra davvero difficile da raggiungere.

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