nostro inviato al Cairo
LEnel e la compagnia nazionale egiziana Egas hanno firmato ieri al Cairo unalleanza per lo sviluppo di attività nellupstream del gas, nella filiera del gas liquefatto (Gnl), e nel settore elettrico. Un accordo che vale 500 milioni e riguarderà 2 miliardi di metri cubi di gas, pari al 3% del mercato italiano. In pratica il gas verrà liquefatto per il trasporto su nave fino al rigassificatore in Italia. Per lad di Enel, Fulvio Conti, è un grande passo avanti «per il problema del fabbisogno italiano di gas». E Conti ha riferito di avere ottenuto lok per il rigassificatore di Porto Empedocle, in Sicilia, da parte del comitato tecnico «che precede il via libera della commissione Dia», che potrebbe arrivare già domani.
Laccordo Enel-Egas è il più importante tra quelli firmati ieri al Cairo in occasione della missione di Confindustria e Abi, con il governo e 300 imprenditori al seguito, guidata da Luca di Montezemolo. Una missione - lultima delle 21 del quadriennio di Montezemolo - che «ha avuto unaccoglienza migliore di quella recente francese guidata da Sarkozy», ha detto il presidente di Confindustria. Un successo legato al fatto che lItalia è il primo partner commerciale dellEgitto, davanti anche agli Usa. Oltre a Enel e allaccordo siglato alla vigilia da Eni, anche le Ferrovie dello Stato hanno firmato unintesa in terra egiziana: per i prossimi 5 anni le Fs saranno partner del governo del Cairo per la ristrutturazione dei 12mila chilometri di rete nazionale, la più grande dAfrica.
«Gli egiziani hanno scelto noi dopo una lunga selezione in giro per il mondo», ha detto lad delle Fs, Mauro Moretti, che esporterà il modello tecnologico «che è allavanguardia nel mondo, lo stesso utilizzato in Italia per lAlta velocità».