Enel, corsa a 5 per le centrali russe

L’ad Conti: «Obiettivo crescita nell’Est Europa grazie a partnership tra pubblico e privato»

da Milano

Enel è in una short list con altri cinque grandi produttori elettrici per acquistare centrali in Russia. Lo ha detto Anatoly Chubais, responsabile di Unified Energy Sistem, il monopolista russo che gestisce il settore.
Chubais ha detto che Enel, la finlandese Fortum e i tedeschi di E.on sono fra i possibili investitori in Russia. Tra i nomi ci sono anche quelli di Endesa, Edf e Aes Corp. «L’Enel crede fortemente nelle partnership miste pubblico-privato per sostenere il processo di sviluppo dell'est europeo - ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo elettrico italiano Fulvio Conti - Enel intende accelerare l'espansione nell'Est Europa formando alleanze con i Paesi dell'area e favorendo in questo modo la loro integrazione economica e politica con l'Europa occidentale. La nostro società già opera in Bulgaria, Romania, Russia e Slovacchia e la sua presenza in questi Paesi sta dimostrando quanto un investitore estero possa rivelarsi un affidabile partner di sviluppo. Abbiamo portato in questi Paesi la nostra esperienza sia nella produzione di elettricità, con un portafoglio ben bilanciato nella generazione e con investimenti nelle fonti rinnovabili, sia nella distribuzione, dove abbiamo raggiunto standard mondiali di efficienza».
La società conferma anche un miglioramento della continuità del servizio elettrico. Nel 2005, nonostante il nuovo meccanismo di regolazione che include interruzioni precedentemente attribuite a «cause esterne» la durata complessiva delle interruzioni per i clienti è scesa a 63 minuti dai 73 del 2004, a fronte di un obiettivo di 83 minuti fissato dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas.


«Notevoli - si legge in un comunicato - gli investimenti sulla rete nei prossimi anni, con un impegno fino al 2010 di 5,2 miliardi, consentendo di proseguire un trend che ha ormai raggiunto livelli di eccellenza a livello europeo».

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