da Milano
Sono sempre più forti le tensioni fra Enel e Acciona allinterno di Endesa, il primo gruppo elettrico spagnolo di cui le due società controllano rispettivamente il 70% e il 25% del capitale. Lautorevole quotidiano spagnolo El Pais racconta sotto il titolo «Enel e Acciona aprono le ostilità dentro Endesa per lelezione di dirigenti» come «la pace sia durata poco» e «la scintilla per lo scontro» sia stata la nomina nel consiglio di amministrazione, tenutosi venerdì, di tre nuovi direttori generali di Endesa: Alfonso Arias Canete a capo del nucleare, e Felix Rivas e Rafael Montes come direttori generali aggiunti rispettivamente agli acquisti e alle risorse umane.
Questi ultimi due, in particolare, secondo El Pais, sono considerati da Enel «semplicemente uomini di José Manuel Entrecanales (patron di Acciona, ndr), incaricati di marcare i suoi dirigenti in dipartimenti chiave e conquistare terreno con prepotenza senza consultarsi». Entrambi erano in effetti fino a venerdì uomini di Acciona e il primo, Rivas, opererà nella stessa direzione generale guidata da Francesco Buresti, unico italiano nel Comitato esecutivo di direzione dellimpresa spagnola, composto di 13 membri.
Si tratta, secondo la stampa iberica, di un modo per Acciona di «controllare» Buresti. Di fronte a questa situazione, il consiglio di amministrazione si è spaccato in due per la prima volta, con i quattro consiglieri di area italiana che si sono astenuti dal voto: e non si è arrivati a un conflitto ancora peggiore solo perché Rafael Miranda, amministratore delegato e membro del consiglio su proposta di Enel, avrebbe abbandonato il consiglio, evitando così al presidente Entrecanales di dover usare il suo voto prevalente.
Infine, la stampa spagnola ricorda che secondo laccordo fra Enel e Acciona dellanno scorso, la seconda può vendere la sua partecipazione alla prima per 41 euro per azione dal 2010 al 2017.
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