Il taglio dei tassi di un quarto di punto percentuale da parte della Bce, ampiamente atteso, ha dato il via a unondata di vendite che ieri ha fatto arretrare il Ftse Mib del 2,03% a quota 14.088 punti. Tra le peggiori performance quelle dei titoli bancari, protagonisti di una raffica di sospensioni per scostamento sul prezzo di controllo. Segno che il mercato avrebbe gradito un altro Ltro. A farne le spese soprattutto Unicredit (-5,13%) e Intesa Sanpaolo (-4,4%), oltre che Mediobanca (-2,7%) e la Bpm (-3,56%). Segni meno anche davanti a Mps (-4,35%), Ubi (-4,82%) e Bper (-3,32%). In rosso quasi tutto il listino di Piazza Affari. Sotto pressione anche titoli come Telecom (-3,32%) ed Enel (-3,22%). Male anche la controllata Enel Green Power (-4,13%).
Tra i pochi rimasti in territorio positivo Finmeccanica (+2,21%), e Ansaldo Sts (+3,87%) in seguito a voci su unaccelerazione del piano dismissioni. Ok anche Prysmian (+0,73%). A Parigi il Cac40 ha perso l1,17%, a Francoforte il Dax ha ceduto lo 0,45% e a Madrid lIbex35 è sceso del 2,99%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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