Enel regala a Endesa sinergie per un miliardo

Al gruppo italiano benefici per 100 milioni. A Gazprom cessioni di asset fino a quota 200

da Londra

L’acquisizione del controllo di Endesa da parte di Enel e del partner Acciona determina sinergie dalle quali sono attesi, a regime, risparmi per la società spagnola di oltre un miliardo all’anno. Per Enel (meno 0,6% ieri in Borsa) le economie totali saranno di 100 milioni. Lo rende noto un comunicato della stessa Enel riportando, in sintesi, quanto affermato ieri a Londra dall’amministratore delegato Fulvio Conti in occasione dell’incontro con la comunità finanziaria. «Il gruppo di lavoro dei tecnici di Enel, Acciona e Endesa ha individuato a oggi sinergie che possono generare, a regime, risparmi totali per Endesa dell’ordine di 1.028 milioni di euro su base annua, dei quali 330 milioni riconducibili ad azioni di miglioramento dell’efficienza previste dall’attuale piano strategico di Endesa; tali sinergie potranno altresì generare, per Enel, risparmi totali dell’ordine di 100 milioni», si legge nella nota. L’operazione, ha spiegato Conti, porterà una crescita dei risultati operativi e finanziari e determinerà un aumento dell’utile per azione. Enel e Acciona, a seguito di un’Opa congiunta, controllano il 92% di Endesa. Gli ulteriori risparmi attesi per Endesa ammontano quindi a 698 milioni all’anno, dei quali 680 (pari a oltre il 97%) dovrebbero essere conseguiti entro il 2012 e risultano riconducibili per 457 milioni a sinergie di costo e ai relativi effetti sui margini e per 223 milioni all’ottimizzazione degli investimenti. Sono attualmente oggetto di analisi ulteriori azioni di miglioramento dell’efficienza in tutte le aree di attività di Endesa; i relativi effetti saranno quantificati in occasione della presentazione del nuovo piano industriale, prevista a marzo. A Londra l’ad di Enel ha anche annunciato che l’ebitda di Endesa crescerà del 6 o 7% annuo nel 2008-2009 (il dato è al netto delle dismissioni degli asset di Endesa a favore di e.On la cui procedura partirà a gennaio). Sempre Conti ha precisato che Enel non darà a Edf alcun asset italiano. Dopo l’accordo con i francesi per una partecipazione del 12,5% al reattore nucleare di terza generazione Epr, Conti ha spiegato come non sia «mia intenzione offrire a Edf asset italiani».
«Le opportunità - ha aggiunto - sono tante: possiamo individuare asset in altre parti del mondo dove Edf può sfruttare la sua posizione».

L’accordo con Edf prevede anche che Enel partecipi in Francia con una quota tra il 30 e il 40% a nuove centrali a ciclo combinato e che la stessa Edf abbia le stesse quote in centrali Enel in Europa e nell’area mediterranea. Enel cederà invece a Gazprom asset nel nostro Paese per un controvalore di 200 milioni, nell’ambito dell’accordo con cui la società italiana ha acquisito asset della ex Yukos.

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