Snam sarà separata completamente da Eni: ma le norme arriveranno solo entro sei mesi. Il cosiddetto «unbundling», cioè lo scorporo della rete gas, sarà realizzato mediante la separazione proprietaria che «non è solo per Snam Rete Gas ma tutta la holding, cioè Snam spa», ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Snam (Società nazionale metanodotti) è infatti la holding che controlla Snam Rg, ovvero la principale società italiana di trasporto del gas naturale, e opera nel comparto attraverso la controllata Gnl Italia. Inoltre è attiva nello stoccaggio del gas naturale con Stogit e nella vendita attraverso il controllo di Italgas, che, a sua volta, detiene il 99,69% di Napoletanagas, leader in Campania nel settore della distribuzione cittadina del gas naturale. Il principale azionista di Snam, con il 52,53%, è appunto Eni.
Secondo il governo, la separazione proprietaria della gestione di una infrastruttura è il metodo ottimale per attuare un effettivo mercato concorrenziale del gas naturale, garantendo un migliore sviluppo della rete e laccesso senza discriminazioni da parte degli operatori. «Probabilmente con una separazione ben pensata tra infrastrutture e operatori - ha spiegato ancora il ministro - si riuscirà a creare nuove occasioni per investimenti e una riduzione dei costi del Paese». Dalle riforme sul mercato del gas e in particolare dalla separazione tra Snam ed Eni deriverà anche una «forte accelerazione secondo il criterio della concorrenza» nel settore, ha detto ancora Passera, quindi un vantaggio per tutti i cittadini. Vantaggi ancora tutti da verificare, comunque, visto che i tempi non saranno brevi.
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