La reazione dei mercati Usa ed europei ha ridato tono anche a Piazza Affari, dove tuttavia gli scambi si sono ridimensionati su valori intorno ai 6 miliardi di euro. Gli indici principali hanno recuperato il 2%. Tenuto conto dello stacco dividendi di lunedi, è stata annullata la caduta di inizio di settimana. La ripresa non è stata omogenea. Bene le blue chip come Fiat (più 6,8%) finita sopra quota 10 euro; sempre sotto tiro la Juventus che arretra del 6,8%, al contrario delle holding della famiglia Agnelli, che si allineano ai recuperi del mercato. La ripresa dei bancari ha favorito le aziende minori, come Pop. Spoleto (più 5,6%) e Finnat (più 4,7%), mentre la Intra ha recuperato quasi il 2%. Ancora saliscendi per Alitalia (più 5%), mentre tra gli editoriali si riaffaccia Rcs, che guadagna il 4,1%.
La ripresa nelle quotazioni del greggio e delle materie prime ha spinto al rialzo i petroliferi, con Eni che ha messo a segno un rialzo del 2,9%, superata però dalla controllata Saipem (più 11,5%). Tra i titoli del lusso balzo di Bulgari (più 4,3%), mentre lesordio al mercato Expandi di Pierrel è stato negativo per il titolo che quota in modesto calo rispetto al prezzo di collocamento.Eni in forte recupero
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