Ennio Morricone: «Il nostro Paese non ama la musica»

Ennio Morricone non ha alcuna intenzione di smettere di scrivere musica. Infatti a Rovereto ha presentato la nuova opera Jerusalem. Il maestro era presidente della giuria del concorso «Strumenti di pace», indetto dalla Fondazione Campana dei caduti di Rovereto e vinto da Andrea Portera, con ...Tre forme dell’infinito informe... La Fondazione gli ha commissionato Jerusalem, opera per baritono e orchestra che dura dieci minuti. «I concorsi come questo di Rovereto - ha detto Morricone - sono lodevoli e importanti perché sostengono la musica in Italia, un Paese che non ama la musica e che non fa nulla per aiutare i compositori». Le opere di Morricone e Portera, ispirate ad un versetto della Torah, del Corano e della Bibbia, saranno eseguite il 9 luglio alle 21 dall’orchestra sinfonica della Rai, diretta da Daniel Kawka, in un concerto in diretta su RadioTreRai. In Jerusalem l’orchestra, suddivisa in due parti, una cromatica e una modale, accoglie la voce del baritono che cita i canti delle tre religioni, fondendosi completamente con i suoni dell’orchestra stessa. «Confesso che queste tre citazioni dai libri sacri, Torah, Corano e Bibbia - dice Morricone - mi hanno suggerito di far cantare il baritono senza lasciargli libertà, ma ancorandolo all’antico, nel progresso che il canto fa nella storia, dall’antica Grecia al gregoriano». Morricone s’è ispirato al colle di Miravalle dove c’è una grande campana in memoria dei morti della Grande Guerra.

Rintoccò la prima volta il 4 ottobre 1925 ed è stata attivata per l’arrivo del maestro che ne è rimasto particolarmente colpito. «Ho ascoltato con emozione, sarebbe bello registrare le sue sonorità ed enfatizzarle per fare ascoltare alla gente questi suoni che sembrano venire dall’aldilà».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica