Enrica Lexie, India all'Italia: l'equipaggio collabori

New Delhi Il ministro degli Esteri indiano, S.M. Krishna, auspica che «il problema» dell’uccisione di due pescatori in un incidente che - secondo New Delhi - ha coinvolto la nave italiana «Enrica Lexie» sia «risolto in modo soddisfacente». Questa la posizione espressa da Krishna al titolare della Farnesina, Giulio Terzi - che riceverà tra una decina di giorni - nel corso di una telefonata. A questa richiesta il governo italiano ha già risposto positivamente annunciando l’immediato invio di una delegazione dei ministeri degli Esteri, della Difesa e della Giustizia per affrontare la questione con le autorità indiane in uno spirito di fattiva collaborazione.
Il ministro Krishna ha manifestato al titolare della Farnesina che «è stata una sfortuna che siano state perse vite innocenti», in un evento, «che si sarebbe potuto evitare se il personale a bordo della Enrica Lexie avesse dimostrato maggior controllo». Il capo della diplomazia indiana ha detto a Terzi che, «le nostre informazioni indicano chiaramente che i pescatori indiani non trasportavano armi o munizioni a bordo della loro imbarcazione», aggiungendo che, «si dovrà consentire alla legge di fare il suo corso».
Krishna ha quindi informato Terzi che secondo le notizie ricevute dal governatore dello Stato di Kerala - di cui erano originari i marinai indiani morti - «l’opinione pubblica locale è molto agitata per la perdita di vite innocenti», e ciò «rende necessario che si trovi urgentemente una soluzione a questo problema«.


Il ministro indiano ha quindi sottolineato che «il personale a bordo della Enrica Lexie, in particolare il comandante e due dei membri del personale coinvolti, dovranno collaborare pienamente con gli inquirenti indiani».

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