Dati personali per addestrare l'IA, ancora pochi giorni per opporsi

Gli utenti di WhatsApp, Facebook e Instagram hanno il diritto di rifiutarsi per proteggere la propria privacy

Dati personali per addestrare l'IA, ancora pochi giorni per opporsi
00:00 00:00

Restano ormai pochi giorni di tempo ai fruitori delle app targate Meta per opporsi all'utilizzo dei propri dati personali da parte del team di sviluppo del colosso di Menlo Park con lo scopo primario di"istruire" l'intelligenza artificiale.

"Gli utenti di Facebook e Instagram, e i non utenti i cui dati possono essere comunque presenti sulle due piattaforme perché pubblicati da altri utenti, hanno il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati personali per l'addestramento dell'IA di Meta, utilizzando i moduli resi disponibili online dalla società", ricorda infatti a tutti il Garante della Privacy. C'è ancora un po' di tempo per poter esercitare questo diritto, dal momento che il modulo di richiesta, presente all'interno delle stesse app, va inviato entro la fine del mese di maggio.

In sostanza esiste un tacito assenso, per cui se non ci si oppone le nostre informazioni personali saranno sfruttate da Meta per addestrare e perfezionare la sua intelligenza artificiale. "Tale diritto, riconosciuto dal Gdpr – il Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali –, è esercitabile anche nei confronti di altri sistemi di IA, come, ad esempio quelli di OpenAI, DeepSeek e Google", precisa ancora il Garante. Cosa significa questo in sostanza? Semplicemente che le varie tipologie di dati presenti nei post pubblici di fruitori maggiorenni delle app di proprietà di Meta, ovvero i video, le fotografie, i commenti o le didascalie, così come le informazioni derivanti dall'uso dei servizi di IA già accessibili, verranno sfruttate per far crescere i chatbot e i modelli linguistici come Llama.

Occhio, però, ad agire per tempo."L'opposizione, se esercitata entro fine maggio, permette di sottrarre all'addestramento dell'intelligenza artificiale di Meta tutte le informazioni personali", avverte il Garante, "mentre se esercitata successivamente interesserà solo i contenuti pubblicati successivamente e non quelli già online. In caso di mancata opposizione, Meta utilizzerà tutti i predetti dati per l'addestramento delle proprie intelligenze artificiali".

Come anticipato, per ovvi motivi, i dati di utenti minorenni non potranno essere utilizzati dal team di sviluppo di Meta, anche se ciò non esclude che possano comunque entrare nel bagaglio di quelli immagazzinati qualora presenti in contenuti pubblicati su Facebook, Instagram o WhatsApp da fruitori maggiorenni delle app."In questo caso utenti e non utenti minorenni e chi su di loro esercita la responsabilità genitoriale", consiglia il garante, "dovrebbero valutare l'opportunità di esercitare il diritto di opposizione utilizzando il modulo riservato ai non utenti dei servizi di Meta".

Tutte le autorità europee incaricate di vigilare sulla privacy dei propri cittadini stanno comunque colaborando tra di loro per valutare la bontà delle intenzioni di Meta e la liceità di questo genere di intromissioni: "L'attenzione dei Garanti è rivolta in particolare alla legittimità di tali pratiche, all'effettività del diritto di opposizione e alla compatibilità tra le finalità originarie del trattamento e questo

nuovo utilizzo dei dati", si legge ancora nella nota, "le Autorità, inoltre, hanno chiesto a Meta informazioni sull'uso di immagini di utenti di età inferiore ai diciotto anni pubblicate da utenti adulti".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica