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Google spegne 25 candeline: il nome nato per errore e gli inizi in un garage, ecco 7 curiosità

Il motore di ricerca più utilizzato al mondo compie oggi 25 anni: dalla diatriba sulla vera data di nascita all'origine del suo nome, ecco alcune curiosità che riguardano l'azienda informatica americana

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Happy birthday Google: il motore di ricerca più famoso al mondo compie oggi 25 anni. Chi lo utilizza abitualmente si sarà accorto sin dalle scorse ore che sullo schermo appare il classico doodle realizzato per l'occasione con tanti coriandoli colorati e il numero 25 che sostituisce le due "O". In occasione di questo importante anniversario, ecco le maggiori curiosità che molti utenti probabilmente non conoscono ancora.

Chi ha inventato Google

Due studenti dell'Università di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, fondarono l'azienda nel 1998 dopo aver sviluppato alcune teorie che si basavano sulla creazione di un motore di ricerca in grado di trovare più siti web possibili. Google ha visto la luce a Menlo Park, piccola città nella San Francisco Bay Area, in California, all'interno di un piccolo garage con una scritta che poi, in qualche modo, si rivelerà profetica: "quartier generale mondiale di Google". Oggi il vero quartier generale è a Mountain View, nel cosiddetto Googleplex.

Che cosa vuol dire il nome "Google"

Il nome Google è una variante di "googol", in inglese il numero intero che si esprime con 1 al quale fanno seguito cento zeri così da far venire in mente un numero enorme. Per la vera origine si deve andare indietro al 1920 quando un matematico, Edward Kasner, passeggiava per i boschi con la nipote Milton Sirotta alla quale chiese un'idea per dare il nome a un numero incredibile: la risposta fu proprio "googol".

Attualmente è il motore di ricerca più utilizzato al mondo visto con circa il 90% delle richieste da parte degli utenti del web.

Quando è nato

Anche se si festeggia in questa data, il 25 settembre, la questione è dibattuta da alcuni anni visto che il 4 settembre 1988 sarebbe la data indicata per la vera nascita della società. Altre volte, invece, il compleanno è stato festeggiato il 7 settembre perché sarebbe questa la data della vera fondazione. In ogni caso, negli ultimi anni si è andati verso una totale convergenza nei confronti della giornata odierna perché Page e Brin avrebbero messo nero su bianco, per la prima volta, una pubblicazione del loro nuovo progetto sul motore di ricerca. "25 anni fa abbiamo lanciato la ricerca Google per aiutare a trovare risposte a domande grandi e piccole - ha scrive l'azienda con una nota - da allora, miliardi di persone si sono rivolte ai nostri prodotti per fare proprio questo: soddisfare la propria curiosità".

Le quotazioni in Borsa

Dopo un'ascesa importante, nel 2004 Google è arrivato a Wall Street con un valore di 85 dollari ad azione a dimostrazione dell'importanza che la compagnia stava assumendo a livello mondiale. Tra gli obiettivi odierni c'è il miglioramento di tutte le app del gruppo, dalle Mappe a YouTube.

Come si chiamava prima Google

Infine, una curiosità che in pochi sicuramente sapranno: il primo nome, in realtà, non era Google ma Backrub, nome inglese che significa "massaggio alla schiena": Page e Brin lo avevano ideato prima che l'idea prendesse piede ed era un algoritmo utilizzato all'interno della loro università che serviva a dare i voti ai link su web.

Perché quei colori sulla scritta

È ormai diventato così automatico che non ci facciamo caso ma la scritta presenta una G di colore blu, la O rossa, la seconda O di colore giallo, la L nuovamente di colore blu e la E finale rossa. Perché? Si tratta di casualità o scelta voluta? Ovviamente la seconda opzione: la multinazionale vuole comunicare da un lato i colori primari e dall'altro la scelta di non seguire regole predefinite (con la ripetizione dei colori).

Perché la pagina è così bianca

Da sempre, Google non si è perso in chiacchiere: un'unica scritta al centro e poi uno sfondo totalmente bianco, white.

Perché? Gli esperti spiegano per la scarsa preparazione dei due ex studenti e fondatori sul linguaggio Html: come a dire, non una scelta voluta ma obbligata.

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