Libero e Virgilio ancora down: cosa succede e quali risarcimenti si possono avere

Sono passate quasi 96 ore e non sono ancora stati risolti i problemi alle mail di Libero e Virgilio: ecco il motivo del malfunzionamento e i consigli delle associazioni di categoria per risarcire i consumatori

Libero e Virgilio ancora down: cosa succede e quali risarcimenti si possono avere

Oggi siamo entrati nel quarto giorno consecutivo di malfunzionamento dei servizi mail forniti da Libero e Virgilio: le problematiche iniziate la sera di domenica del 22 gennaio non sono ancora stati risolti con tutti i disagi del caso per i milioni di account che non riescono a funzionare correttamente.

Ecco cosa succede

Le cause sono ormai note: come ha scritto Italiaonline, provider di posta elettronica delle due aziende, non si tratta di un problema dovuto ad attacco hacker ma di un bug del sistema operativo che "ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso". I team sono al lavoro per risolvere il problema che, "trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l'obiettivo primario di tutelare l'integrità dei dati". Insomma, ancora almeno 24-48 ore prima che gli utenti possano tornare a inviare e ricevere correttamente le loro mail.

La nota di Libero

Nel frattempo, lo staff di Libero ha scritto una nota in cui si scusa con i propri utenti "per il disagio e il disservizio": i commenti sono spietati e la gente è stanca di non poter usufruire per così tanto tempo dei servizi. Tutto nascerebbe da "un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail" che avrebbe mandato in tilt il sistema. Come abbiamo visto sul Giornale.it, le segnalazioni con il Downdetector per Virgilio sono elevatissime anche mentre scriviamo, segno tangibile che il problema è ancora lungi dall'essere concluso: a essere interessate (si può vedere la mappa dell'Italia) soprattutto le grandi città dove, logicamente, si concentra il maggior numero di utenti.

Il risarcimento per gli utenti

Per risarcire i milioni di italiani colpiti da questo enorme danno si muovono le associazioni dei consumatori: Altroconsumo, in una nota, hanno invitato a presentare reclamo (il modulo si trova online) dopo aver trovato una clausola di Virgilio e Libero mail considerata "furba (e a nostro avviso vessatoria) che limita la responsabilità dell’azienda in caso di disservizi e mancato funzionamento". Secondo l'Associazione, questa clausola "non può essere applicata in maniera così generica. Ci sono quindi gli estremi per inviare un reclamo a Italiaonline attraverso la nostra piattaforma Reclama Facile argomentando i danni subiti". Intanto, Altroconsumo ha già inviato una diffida a Italiaonline mettendo in copia conoscenza anche l'AgCom per chiedere sia la riattivazione immediata del servizio oltre alla garanzia che vengano attivate tutte le misure che siano da tutela per la privacy degli utenti coinvolti ma "che venga anche prevista per i clienti Libero Mail e Virgilio Mail una forma di ristoro a titolo di risarcimento, per il mancato utilizzo del servizio di email di questi giorni".

Infatti, anche se è un servizio gratuito "resta comunque il diritto dei consumatori ad avere servizi adeguati, anche perché l’attività è di certo remunerativa per Italiaonline i cui guadagni sono collegati ai messaggi

pubblicitari che veicola anche nel servizio di email". In campo è sceso anche il Codacons che prevede una class action prevedendo che gli utenti vengano risarciti sia per danni materiali ma anche per quelli morali.

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