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C'è un nuovo "parental control" (gratuito). Ecco come funziona

L’Agcom ha reso possibile proteggere i minori su internet, se ne dovrà occupare gratuitamente l’operatore fisso o mobile. Il filtro sarà disponibile dal mese di ottobre del 2023

C'è un nuovo "parental control" (gratuito). Ecco come funziona

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato la delibera di attuazione dell’articolo 7-bis del decreto Legge 28/2020 finalizzato a proteggere i minori online, di fatto imponendo un controllo parentale affidato, non più a software specifici da installare sui dispositivi, ma demandato agli operatori di telefonia mobile o fissa.

Un filtro che impedirà ai minori di accedere a risorse web inadatte a prescindere dalla loro natura, includendo così una varia tipologia di siti, dalla pornografia agli acquisti, includendo quindi anche i siti di scommesse.

Il filtro per proteggere i minori

Non più iniziative di singoli siti e neppure più l’intervento di un adulto con conoscenze sufficienti per installare e configurare appositi software. Il compito di proteggere i minori online toccherà a chi fornisce la connessione internet, ed è la manifestazione pratica di una misura pensata nel 2020 dal legislatore, allorquando i lockdown hanno fatto aumentare il numero di ore passate dalle persone online, esponendo a un numero potenzialmente maggiore chiunque, soprattutto i giovanissimi.

Il filtro potrà essere attivato a partire dalla fine del mese di ottobre 2023 (ossia 9 mesi dopo la delibera Agcom) con una telefonata o mediante l’app degli operatori stessi e, nel caso in cui una Sim sia intestata a un minore, il filtro viene attivato d’ufficio senza dovere fare richieste esplicite.

Sono quindi i genitori, chi ha la potestà genitoriale o i maggiorenni, detentori dei contratti, ad attivare o disattivare il filtro e tutto ciò senza aggravio di costi.

Le istruzioni d’uso

L’Agcom impone che il filtro, oltre a essere gratuito, deve essere di semplice utilizzo e ben documentato. Gli operatori devono perciò pubblicare sui rispettivi siti web le guide e le modalità per attivarlo o disattivarlo, fornendo anche assistenza gratuita laddove richiesta dal cliente.

Allo stesso modo, è compito degli operatori scegliere le categorie di risorse web da bloccare e la tipologia di filtri da offrire ai rispetti clienti i quali, potranno perfezionare la configurazione del filtro mediante un’app o un sito web.

Tuttavia, i filtri saranno applicati dagli operatori, non sarà quindi più necessario intervenire sui singoli dispositivi come avviene oggi.

Le criticità

L’Agcom ha fornito un elenco di massima delle risorse a cui i filtri devono inibire l’accesso, tra queste figurano:

  • Siti che diffondono violenza, odio e discriminazione
  • Siti con contenuti per adulti o gioco d’azzardo
  • Siti che promuovono pratiche che espongono le persone a rischi
  • Siti di sette e per la navigazione anonima

Gli operatori possono aggiungere risorse di altro tipo, può però essere problematico riuscire a intercettare e a filtrare tutti i siti in circolazione, ciò vuole dire che gli adulti non devono abbassare la guardia e continuare a supervisionare le attività online dei minori.

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