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Non usate il vostro account Twitter? Ecco cosa può accadere

È previsto un calo dei follower del social network di Elon Musk. C’è chi solleva obiezioni soprattutto per quanto riguarda gli account commemorativi.

Non usate il vostro account Twitter? Ecco cosa può accadere

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Twitter cancellerà gli account inattivi

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Elon Musk ha annunciato che Twitter rimuoverà gli account inattivi da diversi anni, richiamando un articolo del regolamento della piattaforma di microblogging secondo il quale per mantenere attivo un profilo utente è sufficiente collegarsi una volta ogni 30 giorni, anche senza pubblicare alcunché.

Il patron di Twitter ha avvertito gli utenti, comunicando loro nel medesimo tempo sia la necessità di ricollegarsi alla piattaforma per evitare la chiusura del profilo, sia la possibilità che il numero di follower di ogni singolo utente potrebbe diminuire.

Questa manovra di pulizia, per quanto legittima, ha sollevato qualche interrogativo soprattutto per quanto riguarda gli account commemorativi, ossia quelli appartenuti a persone defunte e che per amici e famigliari possono avere un valore affettivo rilevante.

Twitter e gli utenti

Il rapporto tra Twitter e il numero di utenti è un po’ confusionario e lo è diventato ancora di più da quando Elon Musk ne è diventato proprietario.

Storicamente, le critiche che gli investitori hanno mosso a Twitter, convergono proprio verso l’incapacità della piattaforma di aumentare in modo costante la propria base utenti. Inoltre, durante le negoziazioni per l’acquisizione, Elon Musk ha cercato di ingranare la retromarcia e di ritirarsi dall’affare proprio in virtù del fatto che – a suo dire – i profili utenti farlocchi (doppi, inattivi, bot o spammer) fossero molto più del 5% dichiarato dalla dirigenza del social network.

Poi, con l’episodio delle spunte blu concesse a pagamento, è successo di tutto un po’. Molti utenti hanno protestato e altri si sono impossessati di una spunta blu – almeno sulla carta garanzia di autenticità – per impersonare profili altrui. Epico il caso in cui un utente, pagando una spunta blu (8 dollari) e vestendo i panni della farmaceutica Eli Lilly, ha convinto molte persone del fatto che l’azienda avrebbe distribuito insulina gratis, facendo perdere al titolo quotato in borsa il 4,5% del proprio valore.

In ultimo, ma non meno importante, c’è la scarsa attenzione di Musk per i profili commemorativi, tema che altre Big Tech hanno affrontato in modo più costruttivo, Meta (Facebook) su tutte, dando alle persone la possibilità di etichettare un account come commemorativo.

Il fatto che Musk abbia intenzione di fare un repulisti potrebbe nascondere proprio la ridotta crescita del numero di iscritti al social network. Tutte le piattaforme hanno un numero di utenti fumoso, composto sia da chi si collega ogni giorno e da chi lo fa poche volte oppure non lo fa da diversi mesi o anni. Per questo si parla di utenti attivi e di iscritti, valori molto differenti tra loro.

La gestione Musk

Dal mese di ottobre del 2022, ovvero da quando Elon Musk ha assunto il comando di Twitter acquisendola per 44 miliardi di dollari, la piattaforma non ha mai preso una direzione chiara. Licenziamenti di massa, decisioni affidate a sondaggi svolti da Musk attraverso i propri follower e politiche tali da indurre gli inserzionisti a interrompere le campagne pubblicitarie.

Il futuro di Twitter non è ben delineato, così come dimostra la volontà di fare confluire la piattaforma verso quella che Musk chiama Superapp, della quale si parla tanto e si conosce molto poco.

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