Via gli enti inutili, o almeno un paio. Il consiglio regionale ha approvato ieri la «legge Fichera» per la razionalizzazione di agenzie, istituti ed enti regionali. «Più qualità e più risparmio», sintetizza il governatore, Piero Marrazzo. Ma gli effetti limitati della nuova normativa, che sopprime due soli enti e ne trasforma cinque «integrandoli» nella macchina regionale, mantenendone lautonomia, vengono accolti con freddezza dallopposizione, che parla di «occasione perduta». E a storcere il naso cè anche un pezzo di maggioranza, come lItalia dei Valori.
Sono le agenzie regionali per lo Sport (Agensport), per i Parchi (Arp), per la Difesa del Suolo (Ardis), lagenzia Lazio Lavoro e lIstituto Montecelio i cinque organismi destinati a diventare uffici regionali, mentre il Consorzio polifunzionale Pegaso viene sciolto, o meglio assorbito dallente regionale per il diritto allo studio, a sua volta al centro di un provvedimento di riforma allesame del Consiglio Regionale.
Al passo daddio anche lIrvit, Istituto Regionale per le Ville Tuscolane. Toccherà a una fondazione privata ereditarne le funzioni. Molti anche gli enti «salvati», che resteranno indipendenti con la condizione che entro giugno ne sia approvata dalla Pisana una legge di riforma. Sono lArpa (ambiente), lArsial (agricoltura), lAsp (sanità), lAgenzia dei Trapianti (sanità) e lAremol (mobilità).
Ma, come detto, lopposizione di fronte alla rivoluzione solo accennata non risparmia critiche.
«Unoccasione persa», esordisce il capogruppo in Regione dellUdc, Massimiliano Maselli. «La maggioranza - prosegue - ha mancato lopportunità straordinaria di avviare una vera riorganizzazione degli enti regionali. Abbiamo votato contro una legge che mantiene in vita - conclude Maselli - anche gli enti più piccoli e inutili. Peccato perché il taglio di alcuni enti avrebbe ridotto la spesa regionale, portato a una riduzione delle tasse e permesso di recuperare risorse importanti per rilanciare leconomia laziale».
Toni simili per il socialista Donato Robilotta, che ironizza sullimpegno della giunta Marrazzo a «chiudere tutti gli enti inutili» per poi invece riuscire a «trasformare in Agenzie quegli enti che sono già di fatto delle Agenzie, mantenendo in vita carrozzoni come Agenzia per i Trapianti e lAremol». «Di una cosa - conclude il capogruppo di Sr - va dato atto alla giunta: sono bravissimi nel comunicare razionalizzazioni e tagli che mai avverranno».
Critici, infine, i consiglieri regionali dellItalia dei Valori Giovanni Colagrossi e Claudio Bucci, che hanno scelto lastensione. Per loro «il segnale che esce dalla Pisana, sulla legge che prevede la razionalizzazione degli enti, è ancora troppo blando».
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