Giorgio Scaglia
Come al solito è guerra di cifre in questa prima giornata di sciopero dei ticket. Secondo lEpam, lassociazione dei pubblici esercizi che ha indetto lagitazione, ladesione in città è stata mediamente del 50%, con punte del 70% tra gli iscritti.
Percentuali probabilmente ottimistiche soprattutto per quel che riguarda il centro dove molti esercenti hanno tranquillamente accettato i buoni pasto per non giocarsi lincasso e la clientela.
«Lo sciopero ha avuto comunque un buon successo - ribadisce Alfredo Zini, presidente dei ristoratori Epam - anche se onestamente ci aspettavamo unadesione un po più alta. Comunque chi ha aderito lo ha fatto con convinzione e ci ha assicurato che porterà avanti lagitazione per tutta la settimana, così come era stato previsto». Quali sono i prossimi passi della vostra categoria? «Intanto continuiamo in attesa che arrivi la risposta delle istituzioni. Lunedì prossimo avremo un primo incontro a Saint Vincent con il Governo e sentiremo le proposte che ci verranno fatte, poi vedremo il da farsi».
Bruno Marsico, consigliere Epam, sa che le defezioni non sono mancate soprattutto al di fuori dellassociazione, ma resta ugualmente ottimista: «Sulle percentuali possiamo parlare per i nostri iscritti ma garantisco che tutti gli esercenti condividono i motivi dello sciopero, anche quelli che fanno parte di associazioni che pure sono contrarie alla nostra scelta. Poi ogni locale ha le sue esigenze e non mi sento di condannare chi ha agito diversamente. Voglio dire che ci sono centinaia di bar e ristoranti che stanno in piedi grazie ai ticket e che in pratica non possono fare a meno di accettarli, pena la loro stessa sopravvivenza». E allora?
«Allora è tempo che si muova il Governo - conclude Bruno Marsico - con un provvedimento che regolamenti lintera materia e che tenga conto delle nostre osservazioni contro i ribassi selvaggi e le commissioni troppo elevate. Del resto anche i clienti hanno capito che così non possiamo andare avanti e più volte ci hanno espresso la loro solidarietà.
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