Eppur si muove

La Chiesa cambia, si secolarizza, dunque valuta, pondera, scatta o arretra, si arrocca o evade, fa concili ed encicliche, corregge il catechismo, ha una sua politica come tutte le istituzioni ne hanno una. Cambia il lessico, cambia il nome degli ultimi che saranno i primi, sicché va benissimo il dibattito sulle mancate esequie religiose a Piergiorgio Welby: purché non si pretenda di giudicare la Chiesa solo sulla base del Diritto Canonico, perché sarebbe come pretendere di giudicare la società italiana solo sulla base del Codice Rocco. La Chiesa ha la mente e lo spirito di chi la guida, decide di volta in volta. Per Welby ha giudicato che avesse piena avvertenza della propria volontà di togliersi la vita. Per Raul Gardini, che nel luglio 1993 si uccise sparandosi alla testa, la Chiesa fece un'altra valutazione, e le esequie religiose furono celebrate dall'Arcivescovo di Ravenna e dall'Emerito Ersilio Tonini. Due mesi prima si era suicidato anche il ministro francese Pierre Bérégovoy, e i funerali religiosi erano stati concessi a loro volta.

Che cosa significa? Tutto e niente: è probabile che la Chiesa, per il singolo uomo, seguiti a rimettersi fiduciosa al giudizio di Dio. Ma per noi uomini rimasti quaggiù, spesso guardando più avanti che indietro, la Chiesa indica la posta che giudica essere davvero in palio. Per dirla malissimo: fa il suo lavoro.

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