Tra Equitalia e Coni, assunzioni incrociate per i figli dei dirigenti pubblici

da Milano

Cos’hanno in comune Coni ed Equitalia? Apparentemente nulla, se non la medesima origine pubblica. In realtà, i top manager del Comitato olimpico nazionale e dell’azienda di Stato che si occupa della riscossione dei tributi, Raffaele Pagnozzi e Attilio Befera, hanno provveduto a sistemare i rispettivi figli con assunzioni incrociate.
Il curioso intreccio, più simile a uno scambio azionario che a un favore tra amici, viene segnalato dal quotidiano economico Italia Oggi. Protagonisti sono Marco Befera, figlio dell’amministratore delegato di Equitalia, assunto mesi fa al Coni e inserito nei servizi legali, e Flavio Pagnozzi, figlio del segretario generale del Comitato olimpico, da poco in organico della spa del fisco.
Interessante rilievo: Raffaele Pagnozzi è anche amministratore delegato della Coni servizi spa, società controllata dal ministero dell’Economia che, guarda caso, controlla anche Equitalia attraverso l’Agenzia delle entrate.
L’operazione a vantaggio dei rampolli dei manager di Stato non ha nulla di irregolare e sarebbe passata inosservata se i soggetti coinvolti operassero in ambito privato. Ma la cosa inevitabilmente «fa notizia» se sotto i riflettori finiscono due big del cosiddetto «pubblico», con il relativo strascico di polemiche e obiezioni.


Così, in attesa dei probabili giri di valzer che accompagnano il passaggio delle consegne tra un governo e l’altro, chi può si organizza, mettendo gli eredi al riparo dalle intemperie. Il vecchio modello della provvidenziale «raccomandazione», insomma, non tramonta mai.

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