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Era nato morto il neonato buttato nel lago

Il neonato trovato abbandonato in una busta di plastica nelle acque del lago di Caldonazzo, in provincia di Trento era nato morto. È quanto è emerso dall’autopsia eseguita ieri dalla dottoressa Bortolotti, dell’istituto di medicina legale dell’Università di Verona. L’esame avrebbe evidenziato che i polmoni del neonato non mostravano traccia di attività respiratoria. Lo ha riferito il procuratore capo di Trento Stefano Dragone, spiegando che a questo punto l’imputazione verrà derubricata da omicidio volontario a quella di occultamento di cadavere. Intanto, proseguono le ricerche della madre, che partono dall’asse della Valsugana. Ulteriori esami saranno effettuati nei prossimi giorni sui tessuti prelevati stamani durante i rilievi svolti sulla piccola salma all’ospedale Santa Chiara di Trento proprio per chiarire ogni dubbio.
L’attenzione è concentrata su di un furgone bianco che era stato notato poco lontano dalla riva del lago, nei pressi della sede lo Sci nautico Trento, dove è stato trovato l’altro ieri mattina il cadavere avvolto in un asciugamano e chiuso in un sacco di plastica che conteneva un sasso. Un paio sono le piste concrete su cui in queste ore stanno lavorando i militari del Nucleo operativo di Trento e della Compagnia Borgo, con il coordinamento della Procura del capoluogo trentino.


Oltre all’identificazione della madre, gli inquirenti sono impegnati anche nel fare luce su eventuali complici, una o più persone che avrebbero aiutato la donna nel disperato gesto di disfarsi del neonato o che l’avrebbero comunque aiutata nelle ore precedenti e successive al parto. È probabile che chi ha compiuto questo gesto conoscesse la zona, perché il luogo è abbastanza nascosto dalla statale.

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