Si tiene domani alla Fondazione Riccardo Catella in via De Castilla la convention "Eretici. One Health". Relazioni dalle 9 alle 18, con mercato dei produttori aperto al pubblico. "In un mondo sempre più interconnesso, la salute umana e quelle animale e ambientale sono strettamente legate. È questa la premessa del nostro approccio che riconosce come molte malattie emergenti e riemergenti derivino da dinamiche complesse che attraversano questi settori" spiega l'anima dell'evento Monia Caramma (nella foto), sustainable food reseacher, health coach con Master in Coaching nutrizionale, membro del Board e dello Steering committee di Sorghum ID e vice presidente della Fondazione Sorghum United: organizzazioni internazionali dedicate allo sviluppo della coltivazione responsabile del sorgo. "In questo contesto - spiega - la Convention Eretici alla sua prima edizione, sottolinea l'importanza di promuovere politiche agricole che rispettino l'ambiente, tutelino la biodiversità e garantiscano un accesso equo alle risorse naturali. Al centro di questa visione c'è la sovranità alimentare, il diritto delle comunità di controllare i propri sistemi alimentari in modo sostenibile e culturalmente appropriato". Contrariamente ai modelli industrializzati, la sovranità alimentare privilegia la produzione locale, il commercio equo e la resilienza delle colture di fronte ai cambiamenti climatici. "Sostenere sistemi alimentari basati su questi principi non solo migliora la sicurezza alimentare e nutrizionale, ma rafforza anche le economie locali, creando un circolo virtuoso di benessere e sostenibilità".
Tra i panel "La chimica nel piatto e gli inganni più comuni dell'industria alimentare: come imparare a riconoscerli", "Agrobusiness e custodi dei semi" e "Biologico italiano per la sostenibilità e la salute" con Francesco Giardina, presidente di Coldiretti Bio. Chi sono dunque gli eretici? "Quei coraggiosi coltivatori, ricercatori, mugnai e panificatori che sfidano il dogma agricolo moderno".