Eroina killer, è caccia ai fornitori

Secondo gli inquirenti ci possono essere altri casi

Una partita di eroina tagliata male sarebbe all’origine dei due casi di overdose, uno dei quali mortali, avvenuti domenica mattina a Viterbo. Polizia e carabinieri sono sulle tracce dei fornitori dello spacciatore che ha venduto le dosi letali per Gaetano Mucelli, 43 anni, residente a Viterbo, e che hanno ridotto in fin di vita Andrea Nerici, 48 anni, anch’egli viterbese. Gli inquirenti temono che altri tossicodipendenti della zona possono assumere eroina proveniente dalla stessa partita.
Subito dopo la morte di Mucelli e il ricovero di Nerici nell’ospedale di Belcolle, polizia e carabinieri, hanno eseguito una serie di perquisizioni nelle abitazioni di numerosi tossicodipendenti-spacciatori e hanno ascoltato decine di testimoni. Nel giro di poche ore sono così riusciti ad accertare che, nelle prime ore di domenica, Nerici si era recato a Ronciglione, dove aveva acquistato l’eroina da Fortunato Marini, 47 anni, già noto alle forze dell’ordine per spaccio di droga. Tornato a Viterbo, Nerici aveva ceduto una delle due dosi a Mucelli, dopodiché ognuno si era recato nella propria abitazione dove si erano iniettati le dosi.

Mucelli è morto in pochi istanti stroncato da un arresto cardiocircolatorio da overdose, mentre Nerici è stato colto da malore. Alcune ore dopo Marini e Nerici, che nel frattempo si era ripreso dal malore, sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Mammagialla.

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