Da Eros il «milanese» pokerissimo live con effetti speciali

Si raccoglie quel che si semina, recita un antico adagio. Di sicuro, Eros, il ragazzo di Cinecittà che a metà anni Ottanta, non ancora maggiorenne, lasciò amici e affetti per emigrare a Milano, a quel tempo ancora capitale incontrastata della discografia nazionale, deve aver fatto un ottimo lavoro alla luce della stima e dell'ammirazione incondizionata che i milanesi nutrono nei suoi confronti. Milanesi che, dopo averlo adottato a tutti gli effetti (a questo punto: quando l'Ambrogino?), lo hanno eletto a proprio beniamino. La riprova? Il pokerissimo di concerti che Ramazzotti terrà al Forum di Assago: nell'ordine domani sera, martedì 1, mercoledì 2, venerdì 4 e sabato 5 dicembre (queste ultime due date sono già esaurite). Cinque live (e dunque uno in più di quelli già tenuti a Roma!) con cui celebrare un quarto di secolo di carriera. Venticinque anni - per 11 album, raccolte escluse (il primo, "Cuori agitati", risale al 1985; l'ultimo, "Ali e radici": ballate dagli arrangiamenti sopraffini e testi semplici ed efficaci, come nella migliore tradizione pop) e 50 milioni di dischi venduti nel mondo -, durante i quali ha costruito la sua personalissima leggenda: da ex borgataro, ruspante e perennemente imbronciato, a stella di prima grandezza della melodia italiana d'esportazione.
Quando si tratta di andare in tour (e che tour: fra Europa, Italia e Americhe sarà impegnato per quasi un anno), Eros ha sempre fatto le cose in grande. E anche stavolta si è impegnato al massimo per offrire al pubblico uno spettacolo davvero speciale che possa ripagare la devozione e l'affetto dei suoi fan e, perché no, anche il prezzo del biglietto (che a Milano spazia da 34 a 86 euro). Ad evidenziare le emozioni in musica targate Eros - 46 anni compiuti lo scorso 28 ottobre, ma non li dimostra (per informazioni chiedere Marika Pellegrini, l'attrice con cui sta vivendo una felice love story) -, una super band di cui fanno parte anche un manipolo di statunitensi con curricula chilometrici e referenze niente male (dal fuoriclasse della chitarra Michael Landau, uno dei turnisti preferiti da Vasco Rossi, al batterista Gary Novak; dal bassista Reggie Hamilton al gigantesco sassofonista Everette Harp, il quale anni fa duettò anche con il presidente Bill Clinton) e un allestimento supertecnologico. Nello specifico: la diffusione audio si avvale del sistema V-dosk K1, pilotato da amplificatori digitali di nuova tecnologia; la parte visuale è curata nei minimi particolari grazie a giganteschi display ad altissima risoluzione; mentre l'impianto scenico è composto da contenitori-container, scatole alquanto duttili che si muovono, girano, ruotano, si aprono e rivelano contenuti a sorpresa creando situazioni teatrali piuttosto insolite per gli show dal vivo. Le due ore passa di amore, melodia e pop-rock prevedono non meno di 25 pezzi estratti dal ricco canzoniere ramazzottiano da superclassifica.

Certo, ci sarà un occhio di riguardo per la produzione più recente, ma non mancheranno pietre miliari come "Terra promessa" e "Adesso tu", con quest'ultima vinse il Festival di Sanremo nel 1986 (allora si vantava di non essere un cantautore, di aver fatto la terza media e di avere come cultura la vita di tutti i giorni, il bar...) ed evergreen del calibro di "Se bastasse una sola canzone", "Adesso tu", "Dove c'è musica" e "Fuoco nel fuoco".

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