Nel giorno in cui Rufus, il falco anti piccioni, denominato il guardiano di Wimbledon, è stato rubato, lo slam inglese ha tenuto a battesimo il "golden set", il set perfetto: l'ha realizzato la kazaka Yaroslava Shvedova che non solo ha battuto contro pronostico Sara Errani, ma nel primo set ha messo a segno 24 punti senza perderne uno. Impresa mai riuscita da quando il tennis femminile ha assunto dimensioni professionali nel 68. In campo maschile un solo precedente, protagonista Bill Scanlon contro Hocevar nell83 a Delray Beach.
Ieri la Shvedova non ha concesso nulla alla povera Errani mettendo a segno 4 aces e 14 vincenti: una belva. In quei maledetti 15 minuti, l'azzurra non ci ha capito nulla. Per la finalista del Roland Garros, numero 10 del seeding, un brusco risveglio. La storia è cambiata nel set successivo, ma non abbastanza per rovesciare l'inerzia dell'incontro.
Incredibile a dirsi, la Errani è l'unica del quartetto italiano che non ha raggiunto gli ottavi di finale. Altrimenti il nostro tennis al femminile avrebbe avuto il 25% di presenze fra le prime 16 del mondo. Dopo Camila Giorgi, avanti anche Schiavone (6-0 6-4 alla Zakopalova), e la Vinci (7-6 7-6 alla Lulic).
Ultimo pensierino su Rosol, il killer di Nadal, che non ha vinto neanche un set con Kohlschreiber
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