Cultura e Spettacoli

Esce Bonolis, scende in campo Mentana

Laura Rio

da Milano

Anche lui ha la «pecca» di essere interista. Nella casa dei milanisti. Chissà se questo «peccato originale» gli porterà più fortuna di quella che ha avuto Paolo Bonolis. Enrico Mentana ieri è stato designato come sostituto dello showman: sarà lui da domenica 20 (dopodomani non si gioca) a guidare Serie A. Si chiude così la crisi che ha destabilizzato il programma che avrebbe dovuto essere il gioiello di Mediaset, su cui l’azienda aveva investito più di 60 milioni di euro.
Dunque i vertici di Cologno Monzese hanno deciso di non puntare su un conduttore interno alla redazione sportiva. Fatta una scelta di campo (a favore dei giornalisti, che ha portato all’addio di Bonolis) si è deciso comunque di mandare un segnale alla redazione sportiva che, domenica scorsa, dopo la sparata dello showman contro il direttore Ettore Rognoni, aveva risposto alzando ancora più i toni a Controcampo.
Segnale altrettanto chiaro è la scelta di un giornalista. Che significa stop alle contaminazioni tra due generi diversi (l’intrattenimento e il calcio) e decisa virata verso l’informazione pura. In sostanza Serie A assomiglierà di più a Novantesimo minuto: tanti servizi, commenti veloci dai campi, pochi fronzoli, nessun ospite estraneo al mondo del calcio.
Del resto, per sostituire Bonolis ci voleva un nome altrettanto forte sia per questioni di immagine sia per tranquillizzare gli investitori pubblicitari. Nei giorni scorsi erano circolati i nomi di Gerry Scotti, Monica Vanali, Mino Taveri e Sandro Piccinini. Le voci si sono concentrate su Scotti. Tra l’altro in un sondaggio realizzato già domenica scorsa, il presentatore di Passaparola era risultato al terzo posto nel gradimento degli spettatori.
Comunque, l’azienda ha scelto Mentana e le prime reazioni sono tutte favorevoli al conduttore di Matrix e direttore editoriale di Mediaset. Soprattutto quelle della parte più irritata, la redazione sportiva, che per più di un decennio ha lavorato con il giornalista quando era direttore del Tg5. Ettore Rognoni, «er penombra» secondo la definizione di Bonolis, è soddisfattissimo: «Tutti i colleghi che ho avuto modo di sentire hanno espresso una valutazione più che positiva per questa soluzione. Sono certo che nell’assemblea dei giornalisti di oggi avrò conferma dell’entusiasmo di tutti».
Contenti anche i direttori dei giornali sportivi e pure Bonolis che, in un complicato gioco degli specchi, dopo aver dato l’addio a Serie A nello studio di Matrix (facendogli pure alzare lo share), ora fa gli auguri al successore.
Mentana, attestazioni di stima a parte, eredita una situazione complicata...
«Ma no... Sarà come uscire con una donna divorziata che non ha perso la sua bellezza».
I giornalisti sportivi di Mediaset sono sul piede di guerra...
«Li conosco da tanti anni, mi hanno già mostrato soddisfazione».
Come cambierà la trasmissione?
«Lo voglio decidere insieme a loro. Dopo quello che è successo con Bonolis non mi metto certo a ridisegnare io il programma. Anzi, faremo uscire il direttore Rognoni dalla “penombra”. Lo show continuerà a durare due ore e resterà a Milano, viaggerò io nel fine settimana. Lo punteremo molto sull’informazione (del resto mi hanno scelto per questo). Sarà veloce, ritmato, “a mitraglia”, come nel mio stile».
Cosa pensa dello spettacolo poco garbato andato in scena domenica scorsa a Serie A e Controcampo?
«È stato come assistere alla lite tra vicini di casa in crisi coniugale: senti i piatti volare e gli insulti, poi, quando avviene la separazione, torna la tranquillità».
L’azienda ha passato un momento decisamente critico...
«Però ha dato prova di democrazia interna. Non è stato occultato nulla: ognuno ha potuto dire quello che voleva».
Merito della diretta...
«Anche la diretta è democrazia».
Lei è stato allontanato dalla direzione del Tg5, poi è tornato con Matrix e ora le è stata affidata la trasmissione di punta: non male per un «epurato».
«Non ho mai detto di essere stato epurato. Ho sempre detto che l’azienda mi ha sostituito. E di fronte a tante scelte possibili, ho sempre dato la prima opzione a Mediaset. Poi tutto posso fare tranne che il vedovo di me stesso».
Con Bonolis sembra che facciate la staffetta...


«E magari lo avrò anche come ospite in trasmissione».

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