Esce da una discoteca con due ragazzi: turista violentata

da Catanzaro

L’ennesima violenza ai danni di una turista straniera, la terza in meno di una settimana, si sarebbe consumata nella notte tra lunedì e martedì tra Pietragrande e Germaneto, località a pochi chilometri da Catanzaro. A denunciare lo stupro, è stata una israeliana di 36 anni, che ha raccontato alla polizia di essere stata aggredita, picchiata e violentata da due coetanei all’uscita da una discoteca. Sull’episodio indagano gli uomini della squadra del capoluogo calabrese diretta da Francesco Ratta. Il funzionario ha spiegato che si sta indagando a 360 gradi ma il racconto della presunta vittima è tuttavia molto confuso. E non convince gli investigatori. Lei non ricorda più nulla, avrebbe cancellato ogni attimo delle violenze subite in un cantiere di Germaneto.
La donna, agli inquirenti, ha raccontato di essere in vacanza, insieme al fidanzato, un ragazzo italo-argentino, col quale vive a Londra, nei pressi di Montapaone Lido sul litorale ionico catanzarese. Secondo quanto è emerso dalle prime indagini, dopo essere stati a cena in un locale del litorale, la donna ha avuto un’animata discussione con il fidanzato, che è tornato in albergo mentre lei ha deciso di proseguire la serata in discoteca a Pietragrande, sempre sul litorale, dove è rimasta sino alle 5 del mattino. A quel punto ha deciso di tornare in albergo e ha accettato un passaggio da due giovani conosciuti nel locale. I due però anziché imboccare la strada verso l’albergo dove alloggiava la turista hanno preso la direzione opposta, portandola verso la zona isolata del cantiere. Qui avrebbero tentato di violentarla. Uno stupro forse non consumato fino in fondo. Dopo i primi palpeggiamenti la turista, sempre stando al suo racconto, è riuscita a divincolarsi e ad urlare, spingendo così i due aggressori a rinunciare e ad allontanarsi sulla propria auto.
L’israeliana, ancora in stato confusionale è stata ritrovata, su segnalazione di un passante, dagli agenti della volante lungo la strada provinciale che collega il capoluogo alla frazione marina. Aveva graffi e lividi su varie parti del corpo.
Ma c’è qualcosa che getta ombre sul caso. In questo periodo di permanenza nel Catanzarese, la donna aveva già denunciato un altro tentativo di violenza, nei primi giorni di agosto. In quell’occasione si era presentata ai carabinieri della compagnia di Soverato. A chiudere la vicenda, però, erano stati i medici che avevano escluso i segni di una violenza sessuale, mentre la donna aveva poi rinunciato a proporre querela di parte.
Un altro caso di violenza arriva dalla provincia di Vibo Valentia. La vittima è una giovane minorenne di 15 anni, che durante la festa del paese, è stata convinta da un giovane a seguirlo presso l’abitazione di quest’ultimo, dove lui avrebbe abusato della giovanissima, che con i vestiti a brandelli è stata ritrovata da un’amica.

Da qui la denuncia ai carabinieri di Vibo Valentia diretti dal capitano Di Paolo, che in pochi giorni, grazie anche a delle testimonianze sono riusciti a chiudere il cerchio, arrestando un giovane di 19 anni Francesco Maccarone che adesso è stato posto agli arresti domiciliari, con l’accusa di violenza sessuale continuata.

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