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Espansione Gdf-Suez punta sull’Italia. E Mestrallet rilancia l’alleanza con Acea

Il colosso francese Gdf-Suez rilancia la propria intenzione di stringere un ampio accordo con la romana Acea, ma gli italiani devono ancora decidere le attività in cui impegnarsi in operazioni congiunte. A ribadire gli obiettivi italiani di Parigi è stato ieri il numero uno Gerard Mestrallet sottolineando come il gruppo energetico transalpino intenda crescere nel nostro Paese fino a diventare il terzo player sull’elettricità e il secondo del gas. Gdf-Suez è anche interessato a entrare nel nascente mercato nucleare italiano, cercando uno o più alleati nazionali o europei. Ieri l’ultima iniziativa: la Cofely, nata dalla fusione di Cofathec Servizi e Elyo Italia, che secondo la stessa Gdf-Suez rappresenta il primo player sui servizi energetici nella penisola.
Quanto ancora alla partita Acea, Parigi è già grande azionista (10% del capitale) dell’ex municipalizzata romana e Mestrallet si è detto ottimista sulla possibilità di raggiungere un’intesa. Il manager ha però ricordato come tre mesi fa fosse già stato raggiunto un accordo: «Noi eravamo pronti», ma successivamente gli azionisti del gruppo italiano hanno rifiutato il progetto «e noi riconosciamo il loro diritto di farlo». Ora «continuiamo a discutere in un clima molto positivo. Saremmo molto felici di raggiungere un accordo soddisfacente. Ma il perimetro dell’intesa deve essere deciso da Acea». Il manager si è inoltre detto fiducioso sulla possibilità di individuare insieme a Eni un’intesa sulla mancata acquisizione di Romana Gas: «Doveva far parte di un perimetro di attività che rilevavamo, per conto di Acea, mentre Eni rilevava Distrigaz.

Però Acea ha deciso di non prenderla». «Gdf-Suex ed Eni sono grandi compagnie, abbiamo buoni rapporti, personalmente sono in buoni rapporti con Paolo Scaroni. Normalmente tra grandi compagnie si trovano accordi», ha concluso Mestrallet.

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