Quartieri svuotati, negozi chiusi e caldo afoso, problemi seri, come ogni anno, per quegli anziani che si ritroveranno soli, affaticati e più vulnerabili del solito a trascorrere lestate in città.
A Genova di «over 65» sono il 27% sul totale degli abitanti. É la percentuale più alta tra le città italiane. Per questo motivo il Comune, insieme alla Regione e alla Asl3, ha messo a punto il programma «Emergenza estate anziani». Si tratta di uniniziativa pro anziani in città, che resterà attiva fino al 31 maggio 2010.
Come spiega Roberta Papi, assessore alle Politiche Sociosanitarie, Tursi ha puntato al di là della semplice iniziativa unilaterale, creando una vera rete che coinvolge diversi soggetti, in modo da offrire una tutela completa attraverso una vasta gamma di servizi.
Innanzitutto la Regione ha attivato una linea telefonica che è attiva dalle otto alle venti (il numero verde è lo 800995988) alla quale risponderanno 85 «custodi sociali», in contatto sia con le Asl che con il pronto intervento, ma disponibili anche solo per i piccoli problemi quotidiani.
Quest'anno poi, rispetto alle passate edizioni, c'è una novità: ci sarà infatti una linea diretta tra Asl e Protezione Civile che, grazie al continuo monitoraggio delle condizioni meteorologiche, sarà in grado di prevedere eventuali ondate di calore e di lanciare per tempo l'allarme.
Gli ospedali, inoltre, forniranno valutazioni socio-sanitarie dei soggetti più fragili, in modo che possano essere adeguatamente tutelati e, in caso di allerta calore, venga bloccata la loro dismissione o consigliato il loro ricovero.
Il Comune ha anche attrezzato dodici aree climatizzate, più o meno una per municipio, dove sarà possibile per gli anziani trascorrere qualche ora in locali con temperatura controllata, pranzare insieme e svolgere attività ricreative, dai giochi di società al ballo, dai convegni culturali alla lettura.
Anche l'assessorato comunale alla Cultura ha svolto la sua parte, curando lorganizzazione, nella varie biblioteche civiche, di incontri e prestiti facilitati, insieme a percorsi a tariffe agevolate nei musei cittadini.
Insomma chi ha più di 65 anni e deve trascorrere lestate in città, avrà solo limbarazzo della scelta tra un pomeriggio da trascorrere tra amici, o visitare una mostra, o leggere un libro lontano dal caldo torrido.
Iniziative come queste confermano la sensibilità del progetto, attento non solo alle esigenze puramente sanitarie, ma anche allaspetto sociale, al senso di abbandono ed emarginazione avvertito dai molti anziani che trascorreranno in solitudine l'estate. Cè da sottolineare che nel piano degli enti locali sono state coinvolte numerose associazioni di volontariato insieme alla Fondazione Carige, già attiva per conto proprio in questo campo.
Per promuove e rendere più efficace il progetto sono stati pubblicati quattro diversi opuscoli, con informazioni e consigli utili.
Non resta che sperare in un'estate fresca e senza emergenze ma, nel caso, la città della Lanterna non si farà cogliere impreparata.
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