Usa, il Ku Klux Klan recluta seguaci

Apparsi migliaia di volantini in tutte le strade delle principali città. Le autorità: "Ci auguravamo fossimo passati oltre"

Usa, il Ku Klux Klan recluta seguaci

AAA, cercasi militanti del Ku Klux Klan. Ieri in diversi stati americani sono apparsi, dopo molti anni, migliaia e migliaia di volantini di un'associazione che sembrava relegata nel passato: il Ku Klux Klan. A quanto si apprende, gli attivisti dell'organizzazione hanno inondato diverse città con volantini propagandistici, facendo leva sull'opposizione al presidente Barack Obama e all'immigrazione incontrollata, specialmente dal Messico.

"The KKK wants you!", recita il volantino, sulla falsa riga della propoganda dello Zio Sam durante la I guerra mondiale che recitava "We want you for U.S. Army". I residenti di Texas, Louisiana, Illinois e Pennsylvania - secondo il racconto del Telegraph - hanno trovato sulle porte delle loro abitazioni, nelle cassette della posta e sui parabrezza delle macchine i volantini per la nuova campagna di reclutamento, con la raffigurazione di un uomo incappucciato al posto dello zio Sam. Kevin Benton, portavoce dell'ufficio dello sceriffo di Rhome, in Texas, ha dichiarato: "Era dagli anni '90 che non si vedeva qualcosa di simile, ti auguri che sia qualcosa del passato, che tutti siano andati oltre", ma invece...

Il KKK non sembra quindi appartenere ad un lontano passato, anzi. Secondo le stime rilasciate dalla Southern Poverty Law Centre - un gruppo foriero di difesa dei diritti civili - si calcola che negli Stati Uniti siano presenti circa 1360 associazioni che si definiscono "patriottiche", alcune dalla politica molto oscura. Ma il dato più importante è un altro: secondo l'agenzia, da quando nel 2008 il presidente Barack Obama è salito al potere si è registrato un aumento della costituzione di gruppi razziali dell'800%. Oltre 1000 gruppi differenti, negli ultimi anni, hanno posto le proprie basi sull'odio razziale.

La campagna del KKK - sottolinea il Telegraph - ha una valenza, però, pienamente costituzionale. Il gruppo è sostenuto dal diritto costituzionale alla libertà di parola, e finché non lede terzi, ha diritto di esistere. Pur non professando apertamente l'odio razziale, il Klan promuove una strategia di difesa dei bianchi non violenta, seppure comunque a sfondo razzista. Il gruppo per la supremazia bianca, oltre a opporsi a Obama e agli immigrati, è contrario anche ai matrimoni interrazziali e tra persone dello stesso sesso. Il problema, di fondo, è iscritto nelle norme americane: gli Stati Uniti non hanno - al contrario del Regno Unito - delle leggi che definiscono determinate attività e discorsi come illecito incitamento all'odio razziale.

Senza prove di piani per nuocere alle persone, il Ku Klux Klan ha il diritto di esistere e non è ufficialmente considerato un gruppo terroristico. Anche se in molti, in maniera bruciante, ricordano le croci arse per spaventare gli afroamericani e le violenze per cui si resero tristemente noti.

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