Hezbollah potrebbe essere presto inserito nella blacklist delle organizzazioni terroristiche stilata dall'Unione Europea. La decisione, per cui da tempo spingono tanto gli Stati Uniti quanto Israele, non potrà essere presa a meno che i 27 non trovino un'unanimità. Ma le carte in tavola sembrano favorevoli.
Una forte accelerata è arrivata ieri, dalla riunione degli Amici della Siria tenutasi ad Amman, in Giordania. Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, concluso l'incontro, si è trattenuto con i reporter. Ha spiegato che la proposta di inserire il braccio armato del Partito di Dio libanese tra i gruppi terroristici si basa su due fondamenti, "le decisioni prese da Hezbollah" e "il fatto che stanno combattendo contro la popolazione siriana".
La Francia sosterrà la proposta portata avanti dall'Inghilterra, prima a proporre due giorni fa azioni contro il partito sciita libanese. Di ieri la notizia che anche il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle appoggia la posizione di Londra.
Il segretario di stato americano John Kerry ha accusato ieri gli Hezbollah di avere mandato sul campo in Siria "diverse migliaia di milliziani", per sostenere il governo di Bashar al-Assad
insieme all'Iran. Il contributo dei libanesi si è visto soprattutto nella cruciale battaglia di al-Qusayr, città vicino al confine con Beirut d'importanza strategica. Qusayr era da tempo nelle mani dei ribelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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