Una visita storica quella di Barack Obama: per la prima volta un presidente americano in carica si reca in Birmania. Un viaggio, seppur breve, che dà un sostegno fondamentale alle riforme in corso. Ad accogliere il presidente Usa, migliaia di persone riversatesi in piazza, studenti in camicie bianche o col tipico "longyi" verdi hanno sventolato bandierine sui marciapiedi, tanti i cartelli con la scritta Benvenuto Obama o Legenda, eroe del mondo. Per l'occasione sono stati liberati almeno 44 detenuti politici.
A Rangoon Obama ha incontrato il presidente birmano Thein Sein nella sede del parlamento regionale dell’ex capitale della Birmania. Subito dopo è stato accolto dal premio nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, nella casa dove ha trascorso 15 anni agli arresti domiciliari. La leader dell’opposizione birmana ha chiesto ai suoi concittadini cautela nei confronti del lavoro svolto dal governo: "Il momento più difficile in una fase transizione è quando il successo è in vista. Quindi dobbiamo stare molto attenti a non essere ingannati dal miraggio del successo". "Lo scopo di questa visita è quella di sostenere il cammino della Birmania verso la democrazia", ha replicato Obama.
Il viaggio del presidente Usa si conclude con un discorso all'Università di
Rangoon, roccaforte della lotta per la democrazia e chiusa dalla giunta militare che ha governato fino a un anno e mezzo fa. "Sono felice di essere qui in questa università da dove tutto è iniziato", ha detto Obama.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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