Brasile 2014

Il Brasile tra sport e violenza: rapimenti lampo, furti, hacker

In campo una task force di oltre 150mila agenti. Ecco le città più pericolose e i crimini più diffusi

Il Brasile tra sport e violenza: rapimenti lampo, furti, hacker

Rapine a mano armata, rapimenti lampo, aggressioni sessuali. E ancora: crimini di strada, crimini informatici, proteste violente nelle quali si rischia di trovarsi inaspettatamente coinvolti. Il Brasile è uno dei paesi più pericolosi del Sud America. E la Coppa del Mondo rischia di essere, per malavitosi e criminali, un'occasione ghiotta. In ogni Paese, infatti, eventi sportivi di rilievo portano un fisiologico aumento della criminalità ai danni, in particolare, di turisti e tifosi vulnerabili. Di concerto con la Fifa, il governo brasiliano ha stanziato 800 milioni di dollari per far fronte alla maggiore richiesta di sicurezza durante l’evento. Una task force di oltre 150mila agenti delle forze dell'ordine e dell'esercito sarà impegnata durante i mondiali.

Nessun allarme, ma un invito alla prudenza. Kroll, l’agenzia di consulenza al rischio leader nel mondo, ha realizzato un report, che verrà costantemente aggiornato durante le prossime settimane, per mettere in guardia i propri clienti. La più alta incidenza di furti, rapine e crimini minori si ha nelle aree metropolitane di San Paolo e Rio de Janeiro. In particolare a San Paolo sono in crescita le rapine a mano armata: se ne calcolano oltre 400 al giorno. Furti di auto e crimini pericolosi per chi viaggia si registrano in particolar modo a Manaus, Rio de Janeiro e Brasilia. Insieme a Natal, che con Belo Horizonte è considerata la città con il tasso di criminalità più basso del Paese, Rio è la città dove vi è la più alta incidenza di aggressioni sessuali. I crimini violenti, infine sono diffusi a nord del Brasile, in particolare a Fortaleza, Salvador, Manaus e Recife. "Il Brasile è uno dei Paesi più pericolosi del mondo – spiega Marianna Vintiadis, country manager della Kroll - un evento come i Mondiali di calcio lo rende ancora più vulnerabile. Ecco perché è importante che chi decide di andare in Brasile e in particolare nelle città dove avranno luogo le partite dei mondiali sia innanzitutto informato dei rischi e sappia come e quando muoversi. In particolare ci rivolgiamo ai manager, a chi visita il Paese per il lavoro o a chi, e sono tanti in tutto il mondo, porteranno ai Mondiali clienti importanti". La parola d’ordine, quindi, deve essere informazione. Occorre sapere sempre cosa sta succedendo nel Paese. "Nonostante l’impegno e l’encomiabile lavoro svolto dalle locali Autorità – fanno sapere dalla Farnesina -, e nonostante i progressi registrati in alcune aree, in tutto il territorio del brasile occorre mantenere elevata vigilanza e condotte ispirate a prudenza a causa dell’alto tasso di criminalità, aggravato da un diffuso ricorso all’omicidio anche per futili motivi". Proprio per questo chi va in Brasile deve studiare i percorsi, decidere comeso muoversi, porre particolare attenzione alle modalità di pagamento e, soprattutto non dare mai nell’occhio. Niente gioielli, orologi appariscenti, borse troppo ingombranti, oggetti tecnologici in vista.

Le zone più a rischio sono quelle vicine alle spiagge, agli hotel, ai locali, ai bar e in generale a tutti i luoghi di maggiore interesse turistico. Stadi compresi. Se per le strade delle aree metropolitane più dense bisogna stare attenti ai rapimenti lampo, la Kroll mette in guardia dai crimini informatici. Carte di credito clonate, furto di dati e attacchi hacker sono in costante crescita negli ultimi mesi e esploderanno durante le settimane dei mondiali. Del resto il Brasile, anche prima dei Mondiali, è sempre stato considerato dagli hacker una sorta di Santo Graal. Oltre il 40% della popolazione è connessa a internet e il Brasile è uno dei due mercati più grandi per la diffusione del servizio Bancomat. Non solo. Sebbene gli investimenti in tecnologia mobile, comunità social e e-commerce continuino a crescere, l'esperienza negli attacchi hacker è scarsa e le infrastrutture di sicurezza sono deboli. I sistemi di sicurezza non sono cresciuti di pari passo con la diffusione della tecnologica tra la popolazione e la legislazione non ha saputo regolamentare le crescenti attività legate alla tecnologia e all’informatica. Il Paese è quindi estremamente vulnerabile. Per tutti questi motivi, molti dei più famosi criminali digitali hanno base in Brasile. Nel 2012 è stato messo in atto un attacco alle banche brasiliane disabilitando e rendendo inaccessibili i siti internet.

Oltre agli hacker, che mirano al furto di dati e informazioni di imprese e privati, sono già scesi in campo gli "attivisti" che prendono di mira governo, organizzazioni e multinazionali colpendo importanti siti internet e rubando informazioni sensibili. Durante la conferenza delle Nazioni Unite del 2012 a Rio de Janeiro il governo brasiliano ha, infatti, identificato 140 tentativi di violazione dei sistemi di sicurezza. Nel 2013 circa 22 milioni di brasiliani sono stati vittima di crimini informatici. Si tratta, circa, del 10% della popolazione.

Il costo di questi crimini è stimato intorno ai 18 milioni di real.

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