Capodanno vietato in Arabia saudita

No alla vendita di rose e regali: una fatwa emessa dall'alto comitato degli ulema impedisce qualsiasi tipo di festeggiamento per il nuovo anno

Niente rose rosse e niente peluche. Figurarsi una bottiglia per brindare. Feste di Capodanno al bando in Arabia saudita dove la polizia religiosa vigilerà che non ci siano infrazioni ad una fatwa emessa dall'alto comitato degli ulema che vieta qualsiasi tipo di festeggiamento per il nuovo anno.
Il quotidiano Ocaz scrive che c'è grande attenzione sui fiorai e sui negozi di regali, cui è stato chiesto di non vendere rose rosse, orsetti di pelouche o altri regali che potrebbero essere legati ad una ricorrenza estranea alla tradizione religiosa del paese, che segue il calendario lunare musulmano. Come avviene spesso anche nella ricorrenza di San Valentino. Un fioraio ha però confidato al giornale che la richiesta di rose rosse con l'avvicinarsi della fine dell'anno ha subito un'impennata.
La polizia religiosa, incaricata di vegliare sui rispetto delle rigide norme sulla segregazione sessuale e sui costumi, è spesso accusata di compiere abusi. In particolare i suoi uomini prendono di mira le coppie non sposate, controllano che le donne portino correttamente il velo e che non guidino.

La loro azione si è però fatta più discreta dalla nomina nel gennaio 2012 del suo nuovo capo, lo sceicco Abdel Latif ben Abdel Aziz Al Sheikh. Considerato un moderato ha rinunciato all'opera dei volontari ed ha messo fine all'uso delle auto civetta.

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