Ma chi era davvero la donna più vecchia del mondo?

Morte nello stesso giorno la «primatista del Guinness» (una giapponese di 115 anni) e la sua concorrente non riconosciuta ufficialmente, un'afgana che diceva di averne addirittura 136

Ma chi era davvero la donna più vecchia del mondo? Probabilmente non lo sapremo mai. L'unica cosa certa è che ieri, per una curiosa coincidenza, sono morte sia la primatista ufficiale della classifica femminile mondiale di longevità sia una «rivale» che pretendeva di avere un'età davvero biblica (136 anni) ma non aveva alcun documento che comprovasse la sua incredibile pretesa. Gli appassionati di queste statistiche sanno che è sempre esistito un problema: solo i Paesi più avanzati dispongono di dati anagrafici sicuri relativi a oltre un secolo fa, cosicché quasi sempre gli uomini o le donne più vecchi del mondo risultano venire dall'Europa, dal Giappone o dagli Stati Uniti. Regolarmente, però, Paesi più arretrati cercano di accreditare le loro «vecchie glorie» di record sensazionali ma presentando documentazioni poco convincenti o addirittura solo testimonianze verbali.
Ieri questo contrasto è emerso in modo evidente, perché a Kawasaki, in Giappone, è morta la signora Koto Okubo, che documenti ufficiali alla mano era riconosciuta dagli occhiuti specialisti del Guinness dei Primati come la donna più longeva del mondo, essendo nata il 24 dicembre 1897. Contemporaneamente, in uno sperduto villaggio dell'Afghanistan, lasciava questo mondo una certa signora Hasano, considerata la più anziana del suo Paese: primato difficilmente superabile, visto che le venivano attribuite addirittura 136 primavere. Ma anche difficilmente accettabile, visto che non esiste un pezzo di carta che certifichi la sua presunta nascita nel remoto 1877.


Intanto, l'effimera corona ufficiale passa a un signore giapponese, Jiroemon Kimura, un ex postino di 115 anni. Ma naturalmente c'è già chi pretende di ridicolizzarlo: la stampa cinese assicura che un certo Luo Meizhen abbia 127 anni. Si attendono prove...

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