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Effetto emulazione Detenuti islamici aggrediscono guardie carcerarie

Ancora altissima tensione in Gran Bretagna a una settimana dall'attentato di Woolwich, in cui il soldato Lee Rigby è stato barbaramente ucciso da un giovane 25enne convertito all'islam. Tre guardie carcerarie sono state prese in ostaggio per qualche ora e una accoltellata da alcuni detenuti nel carcere di massima sicurezza di Full Sutton, vicino York, nell'Inghilterra settentrionale.
Il Servizio carcerario ha spiegato che gli agenti sono stati liberati, non sono in pericolo di vita e che è stata avviata un'inchiesta da parte dell'unità antiterrorismo che sta valutando l'eventuale coinvolgimento di detenuti islamici. L'azione sarebbe avvenuta dopo che l'imam della prigione aveva chiesto di pregare per il soldato ucciso Lee Rigby. Il tutto mentre la polizia ha annunciato che Michael Adebolajo, uno dei presunti autori del brutale omicidio del militare, ferito dalla polizia durante il suo arresto, ha lasciato l'ospedale ieri per essere sottoposto a interrogatorio in un commissariato londinese.
Il clima è teso in Gran Bretagna e lo dimostrano i dati diffusi ieri dall'Independent: gli attacchi ai danni di moschee dopo l'aggressione del 22 maggio. Sono in tutto 10 le azioni contro i centri islamici, in gran parte attacchi di rappresaglia condotti con bottiglie incendiarie per danneggiare edifici religiosi in particolare nell'Inghilterra sud-orientale. Nell'ultima settimana sono stati anche registrati circa 200 incidenti motivati dall'odio razziale contro i musulmani: 15 volte in più rispetto alla media.

La principale organizzazione accusata di aver fomentato questo clima è la English Defence League (Edl), dieci dei cui membri sono stati arrestati lunedì nel centro di Londra, durante un corteo in cui hanno sfilato in mille lungo Whitehall, via dei ministeri britannici e hanno urlato slogan contro David Cameron.

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