Sandy al suo passaggio ha ucciso, sradicato alberi, rivoltato automobili, portato via facciate di case, causato inondazioni, esplosioni, incendi. L'uragano ha anche piegato, non abbattuto, una delle zone più tecnologiche del globo. Gli abitanti di New York sono rimasti a guardare increduli mentre le mille luci della città si spegnevano sotto l'urto di Sandy.
Sulla costa orientale sono almeno 8 milioni le persone rimaste senza corrente, un milione soltanto a New York. «È un record», ha detto John Miskand, vicepresidente delle operazioni elettriche dell'azienda Consolidated Edison. Lunedì notte, l'esplosione di un trasformatore in una centralina della compagnia ha portato al taglio della corrente in gran parte della città. L'acqua che ha invaso le strade ha inondato scantinati, i tunnel della metropolitana e locali in cui si trovavano centraline elettriche, mandando in cortocircuito anche il sistema elettrico del cuore finanziario dell'America, Wall Street, chiuso ieri per il secondo giorno consecutivo. Alcuni siti di informazione, l'Huffington Post e Gawker, lunedì sera sono scomparsi dal net a causa di un'inondazione dei locali del server che li ospita. E il celebre voto della Cnn Anderson Cooper, in diretta dal New Jersey, ha presentato il suo programma al cellulare, perché il camion satellitare dell'emittente aveva smesso di funzionare. I telefoni hanno retto alla rabbia di Sandy, anche se i tagli di corrente e le indondazioni hanno causato anche la parziale disconnessione dei servizi di telecomunicazione mobile, fissa e di internet. Una delle maggiori compagnie telefoniche, Verizon, ha fatto sapere che alcune centraline nel cuore di Manhattan erano sott'acqua. A causare in altre zone la parziale interruzione dei servizi è stato il crollo dei ricevitori per il forte vento o l'abbattimento di alberi.
C'era chi si aspettava di peggio e prevedeva un totale collasso di internet. Per questo, sul web, prima dell'arrivo di Sandy, in molti hanno postato spiegazioni su come inviare e-mail e utilizzare i social network attraverso gli sms, senza una connessione 3G e senza internet. I social network garantiscono in queste ore la condivisione di informazioni vitali. Su Instagram, l'applicazione di photo-sharing comprata da Facebook, sono state postate migliaia di fotografie, «dieci al secondo con l'hashtag #Sandy», ha detto il suo fondatore Kevin Systrom. Lo stesso su Twitter. Le telecamere delle tv non sono potute arrivare ovunque, per non mettere a rischio i giornalisti. Molte immagini delle distruzioni sono arrivate dagli utenti di Twitter e Facebook anche se, scrive il sito di Forbes, i danni di Sandy si sono fatti sentire anche sui social media, mettendo a prova la loro credibilità. Alcune delle fotografie più postate su Twitter - tra cui quella del picchetto d'onore nella tempesta presso la tomba del milite ignoto e quella di un ciclone sopra la statua della libertà - sono dei falsi.
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