New York Lavorare a Google, il colosso californiano dell'informatica, da oggi sarà ancora più ambito. Per la prima volta il capo del personale di Mountain View, Lazslo Bock, ha rivelato alla rivista Forbes un particolare benefit: l'azienda si prende cura dei familiari - non solo dei dipendenti ma anche dei collaboratori - anche dopo la morte.
Alle circa 34mila persone che in tutto il mondo lavorano per Google, a tempo indeterminato o meno, dopo il trapasso l'azienda garantisce il 50% dello stipendio ai partner per 10 anni, cui vengono confermate anche le stock option cui aveva diritto il «de cuius». E questo viene riconosciuto a prescindere dal tipo di unione, matrimonio o convivenza more uxorio, e dal sesso: anche i partner omosessuali ottengono quindi lo stesso trattamento.
Non è tutto. «Mamma Google» pensa anche ai figli, cui viene concesso un assegno da 1.000 dollari al mese fino ai 19 anni, prolungato ai 23 se studiano all'università.
Insomma lavorare a Google oltre che un piacere - anche in vita l'azienda coccola i dipendenti con mense aziendali da grand gourmand, visite mediche e cure gratuite in sede - farà certamente aumentare la loro appetibilità sul «mercato» coniugale.
«Ovviamente non c'è alcun vantaggio per l'azienda - ha spiegato Laszlo Bock - ma è importante per noi aiutare le famiglie in un momento così difficile».
Indubbiamente l'aspetto che colpisce di più nella notizia è la «democraticità» dei benefit concessi da Google: essi non riguardano preferenzialmente i dirigenti, ma si estendono a tutti i livelli dei dipendenti e perfino ai collaboratori esterni.
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