L'Alta Corte argentina: "Bergoglio non c'entra coi militari"

Il presidente della Corte suprema di Giustizia argentina: papa Francesco "è una persona assolutamente innocente" e non è stato sospettato di alcuna complicità con le violazioni dei diritti umani commesse durante la dittatura militare. Ma il giornalista Horacio Verbitsky continua ad accusare il Papa

L'Alta Corte argentina: "Bergoglio non c'entra coi militari"

Buenos Aires - Il giornalista Horacio Verbitsky, il grande accusatore di Bergoglio, rilancia la sua personale crociata contro il Papa. Sul quotidiano Pagina12 pubblica alcuni documenti che, a suo avviso, "chiudono la discussione sul ruolo di Bergoglio nel caso di Yorio e Jalics", i due sacerdoti arrestati e torturati per 6 mesi nel 1976. Ma dopo poche ore il presidente della Corte Suprema di Giustizia argentina, Ricardo Lorenzetti, ha detto che papa Francesco "è una persona assolutamente innocente" e non è stato sospettato di alcuna complicità con le violazioni dei diritti umani commesse durante la dittatura militare (1976-83).

Oggi la presidente argentina Cristina Fernandez Kirchner è stata ricevuta in Vaticano da Papa Francesco. L'incontro è visto da Buenos Aires come una grande opportunità per chiarire le incomprensioni del passato e aprire una nuova era. È quanto fonti diplomatiche argentine hanno confidato al quotidiano Clarin, che dedica grande attenzione alla visita della Kirchner al pontefice. Il quotidiano sottolinea che qualcosa è già cambiato dalla fredda reazione della Casa Rosada alla notizia dell’elezione a pontefice di Bergoglio: "In cinque giorni una porta al dialogo è stata già aperta.

È
un momento storico per l’Argentina e dobbiamo usarlo a nostro favore", sottolineano le fonti. Il Clarin fa notare che oggi Bergoglio e Cristina hanno pranzato insieme, una cosa mai accaduta in diversi anni in cui sono stati a 100 metri l’uno dall’altra.

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