Per Barack Obama il peggio è passato, anche se nel gradimento - al 43% - è ai minimi e peggio di lui ha fatto solo Nixon. Il presidente vede un film a colori, nonostante tutto. «Il 2014 può essere l'anno della svolta per l'America» e per l'economia mondiale. Nella conferenza di fine anno cita i progressi compiuti: gli Stati Uniti si avviano con un'economia «più forte», come dimostra l'accelerazione del Pil, cresciuto nel terzo trimestre del 4,1%. Ma ribadisce, sfidando il Congresso: «Non tratto sull'aumento del tetto del debito» che sarà raggiunto il 7 febbraio. Obama trova anche il modo di scherzare sui propositi per il nuovo anno, perché promette di essere «più buono» con i giornalisti al seguito.
Guardando al di là degli Usa, il presidente è convinto: «Il mondo è più sicuro», con la fine della guerra in Afghanistan e il possibile accordo con l'Iran. «C'è la possibilità di risolvere un problema che è stata una sfida per la sicurezza nazionale americana». Quanto all'Iran, «tutte le opzioni sono sul tavolo», ma «non c'è motivo» di nuove sanzioni ora, meglio la soluzione diplomatica, per «impedire che Teheran ottenga l'atomica».