L'ultimo guaio di Ground Zero Non si trovano nuovi inquiliniPochi affittuari per le torri

All'inizio c'era il problema di ricostruire, poi come, poi di cominciare i lavori, poi di superare tutti gli ostacoli burocratici e finanziari del caso. Ma ora che la ricostruzione del World Trade Center è ormai a buon punto (dovrebbe terminare entro il 2013 o al massimo entro il 2015) il problema per gli impresari è tutt'altro: gli affittuari. Troppo pochi, gli inquilini del nuovo complesso sorto sulle rovine delle Torri gemelle di New York. Secondo il Wall Street Journal la situazione sarebbe un po' critica: in due edifici sono stati affittati circa la metà degli spazi; e così i lavori della terza torre sono in stallo, fermi all'ottavo piano sugli ottanta previsti.
Il paradosso è che dopo la tragedia dell'11 settembre 2001, per anni il rinnovamento di Ground Zero (nella foto) è stato bloccato o ritardato dalle dispute tra agenzie governative, assicurazioni e imprese edili. E invece, adesso che tutto sembrava filare liscio, dopo le commemorazioni storiche del decennale col presidente Obama, che si sono tenute proprio sul sito della tragedia, la scoperta che le nuove torri non attirano più. È per questo, per la mancanza di affittuari, che la Silverstein Properties, il gruppo che finanzia la ricostruzione, sarebbe stato costretto a interrompere i lavori: perché così prevede il contratto con le agenzie governative.

Il motivo principale delle scarse richieste sarebbe la crisi economica, che inibisce le grandi spese delle società finanziarie, inquiline «naturali» della zona sud di Manhattan. Ma che ora, causa guai finanziari, sono costrette a limitarsi.

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